Prorogata fino al 5 novembre 2018 la mostra “Abscondita. Segreti svelati delle opere d’arte”, in corso al Museo Civico di Bassano del Grappa, che si contraddistingue per la singolarità di mostrare il lato b delle opere!
Interessati al dipinto, alla nota espressiva dell’artista, ai significati reconditi, si ignora spesso che esperire completamente un’opera d’arte significa goderne nella sua interezza. Da questo assunto prende le mosse la mostra, atta a svelare così anche quei lati nascosti, che si sono rivelati un’enorme ricchezza per la comprensione dell’opera. Circa cento opere, tra ritratti, paesaggi, nature morte, immagini sacre sono quindi esposte dal retro, per raccontare l’altra faccia della tela, con riferimenti al periodo, a storie legate ai committenti o aneddoti sull’autore. Le opere vanno dal Medioevo al Novecento, passando per artisti come Hayez, Canova, Tiepolo, Sironi. Tutti i dati rinvenuti dal retro di tele, cornici e telai sono stati analizzati fornendo preziose informazioni anche riguardo la storia dell’opera nei suoi vari spostamenti fino ad arrivare alla collezione di appartenenza attuale. Codici d’inventario, sigle e numeri permettono di risalire ai possessori dell’opera nel tempo, alla possibilità che sia passate per aste, ecc.; i nomi degli artisti cancellati mostrano lo studio sull’autore tra attribuzioni e smentite nel tempo; articoli di giornale, dediche e descrizioni informano sulle vere e proprie storie ignote ed ignorate; ancora tracce di restauri ci dicono delle trasformazioni subite nel tempo dall’opera; mente chiodi e telai ci raccontano di un’epoca.
In mostra è possibile così osservare il retro di due monocromi di Canova, su cui sono riportate delle figure danzatrici che potrebbero essere lo studio di un’eventuale altra opera a cui pensava l’artista; un’opera che reca sul retro la firma di Francesco Hayez (“Ritratto del conte Francesco Roberti”); un’opera dentro un’opera come col “Ritratto di vecchio” di Pietro Roversi che sul retro reca un altro soggetto capovolto: un crocifisso. Insomma come afferma la curatrice Chiara Casarin “Se davanti troviamo le invenzioni , dietro c’è un mondo di inventari”.
maggiori informazioni sul sito Musei Biblioteca d’Archivio di Bassano del Grappa
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