Simbolo del Natale, il presepe ha una lunga tradizione artistica che vede, già dal XVI secolo, l’affermazione di tre grandi scuole: quella genovese, quella napoletana e quella bolognese. Proprio questa straordinaria tradizione e la diffusione nel tempo di questo specifico tipo di produzione artistica in Italia, spinge la città di Bologna, da oltre 10 anni, a dedicare nel periodo natalizio, un evento espositivo all’arte presepiale tradizionale documentandone il successo e le peculiarità, ponendosi su un confronto delle scuole presepiali di aree regionali diverse.
Con l’inaugurazione di oggi 6 dicembre 2018 si apre così la mostra, al Museo Davia Bargellini, “Presepi genovesi del Settecento dal Museo Giannettino Luxoro” che passa dall’arte napoletana, indagata in edizioni precedenti, a quella genovese e della sua prestigiosa scuola. L’esposizione vede, accanto all’ampia collezione di statuine in terracotta policroma dei secoli XVIII-XIX del Museo, anche due gruppi presepiali databili fra la seconda metà e la fine del XVIII secolo e provenienti dalle raccolte del Museo Giannettino Luxoro di Genova. Queste collezioni sono rappresentative dell’alta qualità d’esecuzione raggiunte dalla scuola genovese e riconducono ai due filoni compositivi diversi che si sono distinti in questa produzione, generalmente di destinazione domestica, di ridotte dimensioni, ma di grande pregio. Da una parte, ci sono statuette in legno scolpite a tutto tondo e policromate, dall’altra manichini lignei articolati, parzialmente policromati, e rivestiti con abiti in splendido tessuto ricamato, testimonianza della grande manifattura tessile cittadina. Caratteristica della tradizione genovese è l’uso quindi del legno come materiale di esecuzione, diversamente da quella bolognese che utilizzava la terracotta e da quella napoletana che usava una combinazione di materiali tra terracotta dipinta per la testa, legno per le estremità, anima in ferro dolce e stoffa per il riempimento. L’uso del legno a differenza della terracotta bolognese, agevolava la possibilità di cambiare vestiti ed accessori alle figure, rispondendo maggiormente così alle esigenze spettacolari del presepe barocco.
La mostra è visitabile fino al 20 gennaio 2019 ed a ingresso libero. Durante il periodo di apertura sono previste visite guidate gratuite e iniziative per bambini e adulti.
Maggiori informazioni sul sito Musei Civici d’Arte Antica | Istituzione Bologna Musei, promotore dell’evento in collaborazione con il Centro Studi per la Cultura Popolare
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