Le 18 sale del Museo del Real Bosco di Capodimonte si apprestano ad accogliere una mostra che si svilupperà come una narrazione quasi favolistica della storia di Napoli durante il Settecento, dove verranno messi in evidenza anche i cambiamenti storico-politici, della moda e dei gusti estetici del tempo.
L’esposizione dal nome “Napoli Napoli. Di lava, porcellana e musica” prenderà le mosse dal 21 settembre 2019 e si protrarrà fino a 21 giugno 2020. In mostra saranno oltre 1000 oggetti, 600 porcellane provenienti dalle Reali fabbriche di Capodimonte e di Napoli, più di 100 costumi del Teatro San Carlo, strumenti musicali, dipinti, oggetti d’arte e di arredo e animali tassidermizzati. Oltre per la ricchezza degli esemplari in esposizione, la mostra si contraddistingue per la possibilità di ascoltare, mediante cuffie dinamiche, le musiche di grandi interpreti del Settecento come Cimarosa, Pergolesi, Pasini , ecc. selezionati in base ai vari temi che caratterizzano le diverse sale.
Un vero e proprio percorso tra storia, arte e musica che inizia con la Sala della Musica Sacra e l’omaggio a Napoli Capitale della Musica. Segue la Sala della Restaurazione che segna il ritorno dei Borbone al potere e poi un grande spazio riservato al Grand Tour, il “giro” tra gli scavi di Ercolano e Pompei che diventarono un grande evento culturale, meta imprescindibile per aristocratici ed intellettuali dell’epoca. C’è poi la sala dedicata all’Egittomania, tendenza che si diffuse a Napoli ed Europa in seguito alle campagne napoleoniche in Egitto; quella della Cina e delle Cineserie; della Materia legata alla nascita degli studi di mineralogia e vulcanologia, con riferimenti anche pittorici alle eruzioni del Vesuvio. Pulcinella è invece protagonista nel Salone delle Feste, a cui segue la sala del gioco e quella della moda. A chiudere l’esposizione un videomapping che campeggia nell’ultima sala, dove, attraverso filmati tratti dall’archivio storico del Teatro San Carlo, della Reggia e del Museo di Capodimonte vengono messe a confronto la Napoli di oggi e di ieri.
La mostra inoltre sarà accompagnata da un catalogo illustrato e approfondito con oltre 200 pagine, mentre gli allestimenti sono opera dell’artista e scenografo francese Hubert le Gall.
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