Fino al 28 aprile 2019 è possibile visitare presso la Galleria Biffi Arte di Piacenza, la mostra “Antonio Ligabue. Pittore e scultore”, un’esposizione in cui si ricostruisce la figura di Antonio Ligabue, tra vita ed opere, restituendogli la sua dimensione di artista internazionale dallo stile personalissimo ed attuale.
Esposte sono 82 opere, distinte in 59 dipinti e 23 sculture in bronzo, attraverso le quali si dipana un percorso che tocca i tre principali periodi in cui si è sviluppata la produzione di Ligabue: dagli animali domestici del primo periodo alle tigri dalle fauci spalancate, felini in attacco, serpenti, rapaci predatori o lottatori per la sopravvivenza del secondo e terzo periodo.
È una vera e propria giungla quella che si presenta agli occhi del visitatore, che diventa metaforica nella serie degli autoritratti in cui il dolore esistenziale dell’artista si solleva come grido intenso, quasi ferino.
Particolarmente significativa è anche la sezione dedicata alla scultura, in cui sono presenti diverse opere scultoree realizzate dall’artista in bronzo dagli originali generalmente in terracotta, tranne per l’esemplare Cavallo in amore in cera d’api. È molto interessante tale sezione se si pensa che di norma Ligabue amava utilizzare l’argilla che raccoglieva dal Po, che rendeva più facilmente plasmabile, masticandola a lungo, e con la quale ha realizzato splendide opere di gruppi di felini, cavalli e animali domestici. L’attenzione per la scultura all’interno della mostra non testimonia solamente l’attività plastica dell’artista ma anche la crescente documentazione riguardo questa parte della produzione, giunta ad una preziosa fase di catalogazione e schedatura grazie anche al contributo di collezionisti detentori di grafiche, disegni, pastelli, incisione che ne testimoniano la passione ed il lavoro in quella direzione.
Maggiori informazioni sul sito della Galleria Biffi Arte di Piacenza.
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