Al Magazzino delle Idee di Trieste è stata inaugurata la mostra “Vivian Maier, The Self-Portrait and its Double” visitabile fino al 22 settembre 2019 ed organizzata dall’Ente per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con diChroma photography, Madrid, John Maloof Collection e Howard Greenberg Gallery New York.
L’apprezzata fotografa newyorkese dal lungo passato di bambinaia ha avuto una parabola artistica particolare e soprattutto sconosciuta al pubblico fino al 2007 quando venne scoperta per caso dall’immobiliarista John Maloof. Questi comprò al mercatino di Chicago una scatola con dei negativi di cui si ignorava provenienza ed autore. Questa scoperta portò ad una “caccia al nome” che si concluse solo dopo la morte della fotografa. Era un corpus immenso composto da più di 150.000 negativi, super 8 e 16mm, film, diverse registrazioni audio, alcune fotografie e centinaia di rullini non sviluppati.
La Maier, quando faceva la bambinaia, amava fotografare nel suo tempo libero la strada, le persone, gli oggetti, i paesaggi che osservava e che destavano il suo interesse. Prima scatti in bianco e nero e piccoli filmati poi il passaggio al colore quando, agli inizi degli anni ‘70, cominciò ad usare una Laica, una fotocamera leggera facile da poter portare con sé.
Tutto ciò è raccolto nella mostra che espone 70 autoritratti, di cui 59 in bianco e nero e 11 a colori, questi ultimi mai visti in Italia fino ad ora. Nell’esposizione si possono ripercorrere i temi ricorrenti nel lavoro della Maier, come scene quotidiane di strada, ritratti di sconosciuti, il mondo dei bambini, da lei particolarmente conosciuto, e molti autoritratti, esplorati in molte forme tanto da essere interpretato – l’autoritratto – come un linguaggio nel linguaggio.
A completare il percorso, un docu-film intitolato “Finding Vivian Maier”, diretto da John Maloof e Charlie Siskel, dove viene raccontata la storia misteriosa della fotografa bambinaia.
Maggiori informazioni sul sito Magazzino delle Idee
[foto tratta da cartella stampa]
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