Fino al 26 settembre 2021 è possibile visitare al Mart – Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Rovereto, una mostra che mette in relazione i maggiori e più iconici capolavori di Botticelli con gli artisti delle varie epoche che dal pittore quattrocentesco si sono fatti ispirare, secondo un programma esperienziale che il museo sta portando avanti. Difatti all’interno di un’indagine degli artisti e delle epoche che si sono fatti influenzare superando i limiti temporali, il Mart ha dato vita, su un’idea di Vittorio Sgarbi e Eike Schmidt, direttore degli Uffizi, all’esposizione “Botticelli. Il suo tempo. E il nostro tempo”. Una mostra divisa in due parti in cui vengono ripercorsi la carriera e i successi del grande artista fiorentino e la sua fortuna nel tempo, diventando esempio e modello di esperienze moderne e contemporanee.
Una prima sezione infatti è dedicata interamente a Botticelli e la sua bottega mettendo in evidenza l’uomo e l’artista, attraverso le sue opere più rappresentative che ripercorrono cronologicamente le tappe della sua carriera, in rapporto con i cambiamenti politici, culturali e sociali del tempo e in relazione a Lorenzo il Magnifico, di cui fu artista prediletto. In questa sezione s’incontrano opere come “Pallade e il Centauro”, prestito degli Uffizi, la “Venere” della Galleria Sabauda di Torino e il “Compianto sul Cristo morto” proveniente dal Museo Poldi Pezzoli di Milano.
La seconda sezione invece espone capolavori di artisti dagli anni settanta in poi che in Botticelli hanno trovato punti di riferimento e riflessione sulla cultura visiva e l’idea di bellezza. Ci sono quindi opere di pop art di artisti come Mario Ceroli, Giosetta Fioroni e Cesare Tacchi, rappresentazioni di Pistoletto e Guttuso, esemplari di artisti internazionali come Botero, LaChapelle, Toscani, Currin fino ad arrivare alle influenze sul cinema, la pubblicità e i social, con rappresentanti come la Ferragni che recentemente ha pubblicato su Instagram uno scatto dinanzi la Venere botticelliana.
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