“Sofonisba Anguissola e Lavinia Fontana. Storia di due pittrici ” è la mostra inaugurata ieri 22 ottobre 2019 al Museo del Prado, a Madrid, nell’ambito del ricco programma di celebrazioni per il bicentenario del museo, che vuole riflettere sulla sua storia e allo stesso tempo sulla sua visione contemporanea dell’arte.
La mostra in questione spinge sulle figure di due pittrici che sono state tra le donne più importanti della storia dell’arte nella seconda metà del XVI secolo, riconosciute nel tempo al loro contemporaneo ma poi dimenticate, diventando quasi lacunose le loro identità artistiche. La rassegna vuole proprio ridare dignità a queste due pittrici rivalutandone l’arte ed il talento, attraverso l’esposizione di circa sessantacinque opere, tra cui cinquantasei dipinti, provenienti da importanti collezioni sia nazionali che internazionali.
La ricostruzione delle esperienze artistiche si apre così con gli autoritratti delle due pittrici e procede attraverso una carrellata delle opere più significative e dei capolavori che le hanno consacrate nel loro tempo.
Le due artiste con le loro spiccate personalità seppero rompere gli stereotipi dell’epoca che mettevano in secondo piano le capacità artistiche e creative delle donne nell’arte. Entrambe italiane, si legarono Sofonisba Anguissola alla corte della regina Elisabetta di Valois, diventandone dama di corte ma continuando con successo la sua attività artistica e Lavinia Fontana invece alla corte di papa Clemente VIII e Paolo V diventandone pittrice ufficiale.
Sofonisba Anguissola eccelse soprattutto nei ritratti ed autoritratti, spesso ambientati in scene di vita quotidiana in cui rappresentava elementi caratteristici che aiutavano a definire le personalità dei soggetti ritratti. Lavinia Fontana, tra le più famose del suo tempo, con il maggior numero di opere registrate prima del XVIII secolo, si faceva apprezzare per la cura dei particolari e per la qualità della fattura del rappresentare gioielli e tessuti.
La mostra è visitabile fino al 2 febbraio 2020.
Maggiori informazioni sul sito del Museo del Prado
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