Iniziano i restauri di uno dei ritrovamenti di archeologia del moderno più interessanti fatti negli ultimi tempi. Si tratta del murale firmato Giacomo Balla trovato in un locale al pianterreno di un edificio appartenente a Banca Italia a Roma.
La straordinaria scoperta è stata fatta nel 2017 durante i lavori di recupero dell’area per adibirla a Museo della Moneta ed oggi è stato deciso del suo restauro e della sua apertura al pubblico assieme appunto al Museo, prevista per il 2021. In realtà un tempo quel palazzo era sede del famoso Bal Tic Tac, una sala cabaret futurista la cui decorazione era stata commissionata interamente a Balla, che ne fu pittore e designer. Pertanto si sapeva che in quel posto un tempo c’era stato un pezzo di storia dell’arte futurista, ma non si sapeva più quale fosse stato il suo destino. Infatti la scoperta è stata fatta liberando le pareti di tutti gli accomodamenti fatti nel tempo a seconda della destinazione d’uso che il palazzo ha assunto negli anni. Carta da parati, intonachi, controsoffittature, perfino scaffalature appartenenti ad un noto negozio di lumi che per anni ha preso posto lì. Sotto tutto questo è emerso un murale di circa 80 metri quadrati con colori ancora vividi e zone dipinte quasi integre. L’eccezionalità della scoperta sta quindi proprio qui: nell’ampiezza della pittura emersa!
I colori del rosso, blu, giallo marrone si stagliano sulle pareti e sul soffitto, insieme alle forme astratte ed ai tratti dinamici tipici del Futurismo . Sulla parete centrale questi motivi a tempera incorniciano uno spazio bianco quadrato, molto probabilmente utilizzato per proiettare filmati, documenti e qualsiasi altra opera di creatività nascesse o si diffondesse il quel luogo. Il Bal Tic Tac infatti era un locale modernissimo, un ritrovo notturno con musica jazz, danza, animazione sfrenata. Quello che è stato rinvenuto dovrebbe corrispondere alla hall del locale. Il piano superiore doveva essere quello invece adibito a sala da ballo. Di questo però è rimasto ben poco come decorazione, in quanto sembra che sia stato demolito molto delle mura originarie.
Accanto a questi restauri comunque pare che Banca Italia finanzierà anche quelli per Casa Balla, luogo dove il pittore ha vissuto fino alla sua morte, ricco di decorazioni anche esso, puntando ad aprire al pubblico anche questo edificio.
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