Rosario Sprovieri, Curatore e Segretario del Mibact di Roma, stavolta parla dell’artista Aldo Turchiaro, pittore ed illustratore calabrese considerato un vero e proprio avanguardista…
… Una vita intera sulla strada maestra dell’arte con la A maiuscola… Aldo Turchiaro sa che la conoscenza dell’universo è essenzialmente sensibilità, comprensione del “creato”; per questo le sue opere sono la visione armonica e melodiosa del palpitare di questo regno comune fra umani, animali, natura, acqua e aria…
Turchiaro ha impreziosito la sua vita con i palpiti del cuore della poetessa brasiliana Marcia Theophilo: è entrato direttamente nel mondo della sua poesia… Il maestro Aldo ne ha trovato gli aromi, ha riconosciuto gli sguardi del mondo animale e i colori mutanti delle stagioni, e così, con la sua spiccata sensibilità, ha saputo ricreare nelle opere pittoriche una vera e propria poesia “silente” e meravigliosa, che è scenograficamente bene accostata al ritmo e alla melodia del verso intenso e fluente della Theophilo.
L’artista calabrese è stato a stretto contatto con i grandi maestri della pittura italiana contemporanea; per anni vicinissimo a Renato Guttuso, quale stimolatore e amico fraterno… Turchiaro, agli inizi degli anni Sessanta, frequentò il gruppo dei cosiddetti “giovani pittori”, che si avvicendavano nel mostrare le proprie creazioni presso le più prestigiose gallerie, nel fervore culturale della Roma degli anni ‘60. Antonello Trombadori e Alvaro Marchini, proposero – più volte – le opere dell’artista cosentino presso la storica galleria “La Nuova Pesa” in via del Vantaggio a Roma, ove – poco prima di lui – avevano esposto Picasso e Leger, Glazunov, Guttuso, Attardi, Vespignani e Levi. Qui, Turchiaro presentò una selezione delle sue opere, relative al suo primo periodo, di matrice esistenzialista; insieme ai suoi lavori furono esposti anche i disegni di Carlo Quattrucci, amico del poeta Rafael Alberti, scomparso prematuramente negli anni Ottanta, all’età di 47 anni.
Quattrucci e Turchiaro erano stati co-fondatori, insieme a Marcello Confetti, Paolo Ganna, Piero Guccione, Gino Guida, Pino Reggiani e Pasquale Verusio, del gruppo d’Arte: “Libertà – Realtà” nato nel 1961… Le tematiche pittoriche di Turchiaro, naturalistiche e tecnologiche, e le narrazioni di “una nuova mitologia” – come ebbe a scrivere Duilio Morosini – sono ancora oggi di straordinaria attualità e, questo fa del maestro un anticipatore importante, un caposcuola, un vero avanguardista, un’artista che ha avuto il “dono” di vedere anzitempo lontano …
Articolo completo sulla rivista IconArt Magazine n° 6
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