Il maestro del brivido va in mostra… e ci resta fino all’ 1 settembre 2019! A Pisa, al Museo della Grafica, si celebra il lavoro di Alfred Hitchcock, il regista che ha firmato diversi successi del cinema di paura divenuti capolavori intramontabili. Con la sua sperimentazione, il suo ingegno, la sua particolare gestione delle camere da presa ed il suo stile unico nel montaggio, la suspense che sapeva creare e le trame sempre coinvolgenti, Hitchcock si annovera tra i personaggi che hanno fatto la storia del cinema.
La mostra intitolata “Alfred Hitchcock nei film della Universal Pictures” vuole attraversare il mondo del regista attraverso i principali film da lui diretti realizzati per la Major americana Universal Pictures. 70 fotografie e contenuti speciali provenienti proprio dagli archivi della Universal che portano gli spettatori nel backstage delle storiche pellicole, che diventano piccoli mondi in cui ritrovare curiosità sulla realizzazione delle scene più famose rimaste stampate nella memoria di tutti, sull’impiego dei primi effetti speciali, sugli attori e la vita privata del regista.
Il percorso della memoria nel “brivido” si apre con Psyco (1960), il film che fece record di incassi e che addirittura ebbe l’effetto di far scappare il pubblico dal cinema. Continua poi con Gli Uccelli (1963), tra i più complessi film realizzati a livello tecnico che impiegò circa 3 anni per la realizzazione; La Finestra sul cortile che uscito nell’agosto del 1954, in soli due anni incassò 10 milioni di dollari; La donna che visse due volte (1958); L’ombra del dubbio (1943); Marnie (1964); Frenzy (1972) e tanti altri in una successione cronologica di pellicole una più famosa dell’altra, accompagnate da approfondimenti video realizzati da Gianni Canova, curatore dell’esposizione.
A completare il percorso è anche una sezione dedicata alla musica che tanto ha contribuito a rendere celebri questi capolavori e un video montaggio delle fugaci apparizioni di Hitchcock all’interno dei suoi film, che nate come gag divennero poi un momento talmente atteso che il regista ad un certo punto decise di introdurli sin da subito in modo che il pubblico non si distraesse troppo durante il resto della proiezione.
Maggiori informazioni sul sito Museo della Grafica di Pisa
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