Un incontro tra contemporaneo e antico che si dispiega entro le suggestioni dell’immagine affascinante e simbolica della figura della sibilla, evolutasi nel tempo. È il progetto artistico “Waiting for the Sibyl” che dal 14 novembre 2021 fino al 3 febbraio 2022 si articolerà tra la Certosa e il Museo di San Martino a Napoli, nato da una collaborazione tra la Direzione regionale Musei Campania e la Galleria Lia Rumma di Milano. L’idea è quella di creare un dialogo continuativo e seducente tra le Sibille custodite all’interno della Cona dei Lani, nuova sezione espositiva del complesso museale napoletano, e le sibille della videoistallazione “Waiting for the Sibyl and other histories” dell’artista sudamericano William Kentridge, presentata precedentemente nella personale alla galleria milanese e in anteprima mondiale nel lavoro teatrale “Waiting for the Sibyl” al Teatro dell’Opera di Roma.
Recuperando la memoria atavica della rituale arte della divinazione della sibilla, sacerdotessa che rispondeva sui destini degli uomini trascrivendo gli oracoli sulle foglie di quercia e sperdendoli al vento simboleggiando l’incertezza del fato, l’artista ne realizza una contemporanea versione mescolando le arti, tra film, musica, disegno, teatro e letteratura.
Il video di Kentridge infatti si compone di una sequenza di disegni a carboncino o inchiostro che si animano secondo una dinamica e un movimento di roteazione ispirati all’arte di Calder all’interno di un flipbook. La sibilla viene quindi immaginata come una danzatrice africana che si muove sulle musiche e sui passi del musicista e coreografo Nhlanhla Mhalangu tracciando sullo sfondo di pagine di libri antichi, tra cui anche edizioni della Divina Commedia, figure di alberi e foglie nere che come in un automatismo sistematico si scompongono e si rimescolano proprio come le profezie vaticinate a cui risponde un accenno ancora di sentita umanità nelle visione di forme colorate, immagini e oggetti animati che spuntano dai vecchi libri.
Un’immagine contemporanea che diventa conclusione di un’evoluzione simbolica della sibilla, passata nel tempo ad essere figura quasi mitologica e veggente nell’epoca classica a profetessa dell’avvento di Cristo nel Medioevo, ben raccontata nell’esposizione nella Cona dei Lani, a cui il video risponde nella dinamica di una nuova narrazione.
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