Sempre più bisogno di arte e cultura, sempre più bisogno di “sentire” la bellezza e di scappare dall’ignoranza… E’ questa, per fortuna, un’esigenza oggi comune a molti ed ogni approccio è accetto se il fine giusto!
Così, se Google ha già dal 2011 messo a disposizione sul web un’app – Google Arts & Culture – che favorisce la circolazione di immagini di opere d’arte, video, manoscritti e visite virtuali nel mondo, in luoghi, musei, paesaggi, l’annuncio di qualche giorno fa, di averne lanciato una nuova funzionalità è accolto con piacere. Si tratta di Art Selfie, già presente negli USA da gennaio,dove ha riscontrato un grande successo, ed ora disponibile in tutto il mondo. Questa funzionalità, attraverso un machine learning, ossia un’analisi e confronto dei tratti principali del volto fotografato, permette di ricercare nel grande database google di opere d’arte sparse nelle collezioni dei vari musei nel mondo, l’opera d’arte più somigliante al soggetto del selfie. I risultati arrivano in brevissimo tempo, con tanto di percentuale di stima rispetto alla somiglianza. Inoltre se si clicca sull’immagine si possono avere informazioni sia sul soggetto che sul dipinto, aiutando anche a scoprire artisti o dipinti di cui si ignora totalmente l’esistenza.
Negli USA, Art Selfie ha già appassionato tutti, anche personaggi noti come il conduttore Jimmi Fallon o l’attrice Sarah Michelle Gellar. Qualcuno – come si dichiara dallo stesso Google Blog Italia – ha addirittura recuperato un ritratto di una parente, avendo l’app abbinato alla sua foto quella del ritratto della propria bisnonna! Si può naturalmente provare la funzionalità di Art Selfie anche con foto di terzi, magari prese dal web e appartenenti a vip. Non sempre i risultati sono soddisfacenti, ma fatto sta che risulta essere un passatempo divertente che a suo modo apre a nuove conoscenze.
Insomma, sarà pure considerato da qualcuno un semplice gioco, ma non è il gioco la prima forma di conoscenza che appartiene all’essere umano?
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