Sono stati annunciati i nomi degli artisti che rappresenteranno il Padiglione Italia alla Biennale di Venezia 2019, in programma dall’11 maggio al 24 novembre. Dopo 4 mesi dalla nomina del curatore del Padiglione, caduta su Milovan Farronato, direttore del Fiorucci Art Trust, che ha presentato un progetto definito dal ministro Bonisoli “molto originale e innovativo anche dal punto di vista dell’allestimento, (e che) valorizza il lavoro degli artisti e pone il Padiglione in linea con il panorama artistico internazionale”, sono stati indicati i nomi degli artisti, anche se molto poco è trapelato invece sul progetto artistico ed espositivo, a cui si rimanda alla consueta conferenza stampa che si terrà in primavera. I nomi menzionati sono quelli di: Enrico David, Liliana Moro e Chiara Fumai, scomparsa lo scorso anno. La visione artistica dei tre è in perfetta linea con le accezioni di internazionalità, contemporaneità e creatività, che caratterizzeranno il Padiglione. Come Farronato ha dichiarato, avendo avuto la fortuna di conoscere ed affiancare – lavorativamente parlando – i tre artisti, questi “segnano significativi percorsi artistici contemporanei che si distinguono per spirito di ricerca tra passato e presente. I loro lavori spiccano per l’inestinguibile desiderio di esplorare territori in cui il quotidiano, la sopravvivenza, la tradizione e la narrazione hanno una forte presenza.”
Ma vediamoli da vicino!
Enrico David, vive da anni a Londra. Più conosciuto all’estero che in Italia, ha comunque fama internazionale avendo esposto in gallerie e musei di tutto il mondo. I suoi percorsi artistici si muovono tra pittura, disegno, scultura ed installazione spesso ancorati a metodi tradizionali. E’ stato già presente alla Biennale di Venezia nel 2013.
Liliana Moro è un’artista visiva, milanese. La sua arte si esprime attraverso sculture, collages, disegni ma anche installazioni ambientali, teatrali e sonore. Il suo linguaggio è volto ad esplorare la realtà soggettiva attraverso codici espressivi presi in prestito dal mondo dell’infanzia, del gioco e del teatro.
Chiara Fumai era una delle artiste più promettenti del panorama contemporaneo, scomparsa purtroppo prematuramente. Specializzata soprattutto in performance dalle forti connotazioni di spiritualismo, femminismo e libertà, la sua arte è una combinazione di diverse tecniche come video, sound art, collage, ecc. La sua fama è di risonanza internazionale.
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