Ritardato nell’avvio, previsto per primavera del 2020, finalmente ha preso le mosse il primo progetto postumo di Christo. Si tratta dell’ “Arc de Triomphe, Wrapped”, l’opera che l’artista bulgaro famoso in tutto il mondo per il suo empaquetage aveva progettato con la moglie Jeanne-Claude quasi 60 anni fa, in collaborazione con il Centre des Monuments Nationaux e il Centre Pompidou di Parigi, ottenendo l’autorizzazione ai lavori nel 2019, purtroppo non iniziati per la sopraggiunta e improvvisa morte dell’artista.
La messa in opera è partita il 16 luglio scorso e prevede la caratteristica copertura del monumento architettonico parigino con 25mila metri quadrati di tessuto in propilene blu e argento e 700 metri di corda rossa, entrambi dai colori cangianti che riprendono quelli del tricolore francese e dal materiale riciclabile.
La data di inaugurazione dell’opera è prevista per il prossimo 18 settembre, rimanendo a diposizione della fruizione pubblica fino al 3 ottobre 2021.
Seguendo la visione del celebre duo artistico, anche quest’opera sarà autofinanziata, stavolta attraverso una mostra e vendita all’asta dal titolo “The final Christo” presso la sede parigina di Sotheby’s. In vendita sono circa 25 disegni originali e bozzetti preparatori che ripercorrono tutta la fase progettuale dell’opera, realizzati nel tempo dalla coppia di land artist. Sono pastelli, pitture, mappe, schizzi, fotografie, opere su carta anche di grandi dimensioni stimati tra i 150.000 e i 2,5 milioni $. il cui ricavato servirà in parte a coprire una spesa valutabile intorno ai 16 milioni $. e in parte sarà devoluta alla Fondazione Christo & Jeanne-Claude nata per salvaguardare l’eredità degli artisti negli anni.