Il prossimo giugno Kandinsky sarà protagonista d’eccellenza di ben due aste con altrettante opere rimaste nell’oblio per 50 e 70 anni. Si tratta dell’acquerello “Gebogene Spitzen” datato 1927 e della tela “Tensions calmées” datata 1937; il primo sarà messo all’asta da una casa d’aste tedesca, la Ketterer Kunst a Monaco di Baviera, il 18 giugno 2021, mentre la seconda sarà fiore all’occhiello di Sotheby’s a Londra nella battuta d’asta del 29 giugno.
“Gebogene Spitzen” è un acquerello di notevole importanza nella produzione di Kandinsky, che concentra linee, forme e colori tipici dell’astrattismo dell’artista e di cui non si è avuta traccia per parecchio tempo (circa 70 anni), incoraggiando la ricerca di diversi studiosi. Appartenente ad una collezione privata della Renania, dalla documentazione si sa che dopo la sua realizzazione il dipinto è stato in mano a Kandinsky stesso venendo esposto in musei di Parigi, Berlino e Stoccolma fino al 1932. Alla morte dell’artista la moglie cedette l’opera vendendola al mercante d’arte tedesco Rudolf Probst nel 1949, data che segna l’ultima registrazione dell’opera fino ad oggi. Attualmente la stima si aggira tra i 304.000 – 425.000 dollari. Prima di andare all’incanto sarà esposta al pubblico in un tour che partirà dal 28 maggio a Francoforte per passare poi a Düsseldorf, Amburgo e Berlino.
“Tensions calmées” è una tela rappresentativa dell’arte di Kandinsky capace di sintetizzare la sua sinestetica concezione di pittura e musica attraverso un’armonica coesistenza di linee e forme nello spazio leggere e in equilibrio. Rientrava nella collezione del magnate americano Solomon R. Guggenheim che iniziò a collezionare Kandinsky dal 1929, anno in cui incontrò l’artista alla Bauhaus dove questi insegnava, arrivando ad avere circa 150 opere dell’autore. Il dipinto fu poi messo all’asta da Sotheby’s nel 1964 su richiesta dello stesso Guggenheim che mise in vendere una cinquantina di tele di Kandinsky. Così per più di 50 anni l’opera è rimasta lontana dal pubblico, di proprietà del nuovo collezionista che l’aveva acquistata. La stima dell’opera si aggira sui 25-35 milioni di dollari.