Premio IconArt 2020

Nato nel 1977 a Mazara del Vallo, città sulla costa meridionale della Sicilia occidentale, Pietro Asaro deve le sue capacità tecniche agli studi formali presso il locale Istituto Regionale d’Arte. Il suo linguaggio è maturato come risultato di una precoce esposizione all’arte all’interno dell’ambiente familiare. Suo padre, un pescatore, lo ha iniziato alla pittura quando era bambino, suo fratello alla scultura pochi anni dopo, Una caratteristica distintiva dei dipinti di Asaro è il contrasto tra la luminosità dei colori mediterranei e i toni scuri attraverso i quali l’artista fa emergere la sua personalità. Linee nette e un uso deciso del colore direttamente sulla tela (senza alcun disegno preliminare) definiscono soggetti che, nonostante le apparenze ingenue, vengono sempre scelti per il loro valore simbolico.

Per leggere la recensione relativa al Premio IconArt clicca quì

L’artista autodidatta Ambra Ceragioli, in arte Amber, nasce  a Pietrasanta nel 1993. Nell’anno 2014 comincia a dipingere le sue prime tele colta da una profonda ispirazione e dal sogno di avvicinarsi spiritualmente a suo zio, Piero Caselli, pittore viareggino deceduto nel 2006. Le sue opere sono difficilmente classificabili, sicuramente fuori dall’ordinario; ma all’artista piace pensare che siano vicine al movimento surreale. Tra le sue esposizioni ricordiamo: la  personale presso Pub Moon River a Bozzano nel 2016; personale”Frammenti di colore” presso Galleria Europa a Lido di Camaiore, 2017. Nello stesso anno, partecipa ad una mostra d’arte contemporanea UCAI presso Galleria d’arte Piazza Campioni a Viareggio. L’artista ha partecipato al concorso Pietrasantarte, aggiudicandosi un certificato di merito artistico. Viene inserita nel Centro Accademico e nell’archivio storico dell’arte italiana. Successivamente partecipa alla collettiva d’arte “La forza del colore”, presso MUGe alla personale “Anima e colore”, presso Factory 291. Nel 2019 è presente a Barcellona alla BCM Art Gallery Calle Bailen.

Per leggere la recensione relativa al Premio IconArt clicca quì

Andrea Scialò, in arte Aldam è cantante, pittore, street-artist. Nato a Napoli, nel 2002 crea il movimento artistico anonimo BombArt. Dal 2010 al 2011 segue un corso di grafica e illustrazione. Crea in seguito una serie di illustrazioni dal titolo #Umanimal. Nel 2015 espone alcune delle sue opere al Festival Croisée d’Art a Eus nella Francia meridionale. Successivamente, crea l’associazione Creative Division con la quale produce numerosi video-clipmusicali. Nel 2017, Aldam attraversa le città francesi con una serie di paste-up che intitola Save Love. Nel 2018, in séguito alla street-expo “Don’t Believe”, che è una violenta critica al sistema economico attuale, attira l’attenzione della stampa francese che gli dedica quattro articoli di giornale su L’Independant. Lo stesso anno Aldam visita in pellegrinaggio artistico Amsterdam, Berlino, Dublino, Torino, Napoli, Barcellona. A tali importanti città europee dedica una serie di coloratissimi paste-ups. Nel 2019, espone alla Galeria de Arte Urbana (GAU) di Lisbona e inizia la produzione di una serie di lavori destinati ad un esposizione intitolata L’âme derisoire.

Per leggere la recensione relativa al Premio IconArt clicca quì

Alaska nome d’arte di  Vanessa Cioni è una giovane artista italo-brasiliana, vivace e brillante, che sta vivendo un periodo complesso della sua vita personale e che ha trovato nell’ arte una forma di espressione della propria sensibilità e un grande supporto nella sua ricerca di equilibrio e gioia di vivere. Alaska inizia a disegnare da piccolissima, bambina introversa, che intorno ai 13 anni manifesta i primi segni di disagio. Le sue opere iniziano ad essere notate e acquisite da collezionisti in giro per il mondo, una prima mostra a Firenze – alle Murate – all’inizio del 2020 e una serie di esposizioni minori che la portano ad essere notata ed apprezzata da esperti d’arte. Tra le sue ultime esposizioni segnaliamo la mostra collettiva in occasione dell’evento Emirates Art Connection, Dubai-Abu Dhabi, ottobre 2020.

Per leggere la recensione relativa al Premio IconArt clicca quì