Avete mai pensato di toccare i vostri sogni? Di esplorare quel mondo fatto di immagini spesso confuse, a volte astratte e decontestualizzate che lasciano un senso di vuoto, di tenerezza, paura, leggerezza, gioia, confusione, di emozioni insomma, che scaturiscono dall’inconscio e che con esso dialogano? “Dream, l’arte incontra i sogni” nasce proprio con questa finalità.
La mostra curata dal critico d’arte Danilo Eccher, all’interno del Chiostro del Bramante a Roma e ultima espressione del progetto-trilogia sull’uomo che ha già indagato l’Amore e poi il Piacere, mette davanti ai visitatori rappresentazioni tangibili delle loro visioni oniriche, in un viaggio di totalizzante immersione tra diverse ed inaspettate dimensioni in cui ognuno può ritrovare una parte di sé, rinnovando le emozioni e attivando un senso di scoperta. Tutto ciò viene raggiunto attraverso le creazioni dei tanti artisti italiani e stranieri (Mario Merz, Bill Viola, Luigi Ontani, Anish Kapoor, Giovanni Anselmo, ecc) che partecipano alla collettiva, con opere site specific o ripensate in base agli spazi del chiostro, ognuna marchiata col proprio linguaggio ed ognuna atta a ricreare mondi diversi, simboli delle tante emozioni che il sogno può generare.
E’ possibile così ritrovare una grande stanza che accoglie un flusso geometrico astratto, alberi pendenti, una pioggia d’oro, un letto con un occhio luminoso, un uomo sotto un infinito cielo stellato, una caverna fatta di lana… Ad accompagnare le opere un’atmosfera fatta anche di luci, suoni e racconti. Infatti l’audio-guida stavolta non vuole essere un semplice supporto didattico ma partecipare alla creazione narrando una storia che tocchi i moti dell’animo e inneschi la ricerca di sé. I racconti sono dello scrittore, sceneggiatore e regista Ivan Cotroneo, mentre le voci appartengono ad attori come Alessandro Preziosi, Cristiana Capotondi, Marco Bocci, ecc.
Il viaggio inizia con una passerella che lasciando la realtà alle spalle introduce ad una dimensione spirituale, tra visioni, fantasie, incubi che pian piano portano ad una sorta di riflessione intima e personale ed infine di liberazione.
La mostra è visitabile fino al 5 maggio 2019.
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