Un desiderio che diventa realtà… una realtà effimera, leggera e volatile come la sostanza dei sogni ma vera! Anche se per pochi giorni, Palazzo Farnese realizza l’incompiuto progetto michelangiolesco del Ponte Farnese, un ponte di collegamento tra il palazzo e i giardini allocati sull’altra sponda del Tevere, voluto da papa Paolo III Farnese. L’opera, iniziata nel 1603, è stata poi abbandonata per difficoltà economiche e la definitiva decadenza della dinastia Farnese, lasciando solo un tratto ancora oggi visibile detto “Arco Farnese”.
Dopo la morte di Michelangelo, la sovrintendenza dei lavori era passata prima al Vignola e poi al Della Porta ma il progetto risultava troppo oneroso per la famiglia che aveva già speso molti soldi per la costruzione e la decorazione del palazzo, che risulta ad oggi tra i più belli al mondo. Nel 1612 poi un incendio distrusse librerie e archivi di grande valore e questo avvenimento fece accantonare la possibile idea di prosecuzione dei lavori del ponte, limitandosi solo a mettere in sesto l’arco. Nel ‘700 infine, il palazzo passò ai Borbone che pensarono unicamente a trasferire molte delle opere custodite all’interno, a Napoli, come il famoso Toro Farnese conservato nel Museo Archeologico Nazionale partenopeo.
Oggi, nell’ambito dei cicli di restauro del Palazzo, attualmente sede dell’Ambasciata Francese, che dureranno 5 anni, si è voluto mettere in opera quel famoso progetto dimenticato, con un’installazione temporanea affidata all’artista Olivier Grossetête, non nuovo ad un tipo di costruzioni, potremmo dire, comunitarie, monumentali e poetiche come quella che si prospetta per il ponte.
Difatti sarà realizzato un ponte di cartone di circa 18 metri sollevato da terra, al di sopra del Tevere come collegamento immaginario e simbolico tra le due sponde e le due antiche proprietà Farnese, da palloni ad elio dell’ampiezza di 6 m. di diametro. L’opera sarà frutto di un lavoro di collaborazione tra cittadini volontari che assembleranno i cartoni del ponte durante i workshop di luglio (dall’8 al 12), coordinati dall’artista fino al giorno dell’inaugurazione prevista per il 13 luglio 2021, vicino Ponte Sisto a Roma. Il ponte fluttuerà sui cieli di Roma per 5 giorni, dopo di che l’opera sarà smontata e i pezzi saranno destinati a materiale di recupero.
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