Ieri, 30 agosto 2018, nel centro storico di Roma un improvviso crollo ha letteralmente spazzato via buona parte del tetto della Chiesa di San Giuseppe dei Falegnami, una rettoria tra i luoghi di culto più visitati dai turisti, sita nei pressi del Campidoglio e dei Fori Romani.
La Chiesa infatti risale alla seconda metà del ‘500 e fu edificata per volere della Congrega dei Falegnami che vollero dedicare la costruzione al loro santo protettore, San Giuseppe. Fu eretta sulla preesistente chiesa di San Pietro in Carcere, di cui è conservato ancora il noto e visitatissimo Carcere Mamertino, tra le più antiche segrete di epoca romana, dove pare – secondo l’agiografia cattolica – siano stati detenuti anche San Pietro e San Paolo.
I danni subiti hanno interessato principalmente il soffitto ligneo cassettonato e decorato risalente al ‘600. Dalle prime ricognizioni sembra che una delle capriate reggenti il tetto abbia ceduto alla spinta, portandosi dietro le altre e rovinando al centro della chiesa. Nel crollo comunque pare non abbiano subito danni ne’ l’altare, ne’ le prestigiose tele delle pareti, tra cui la Natività di Carlo Maratta del 1651, ne’ tantomeno il Carcere Mamertino sottostante. Fortunatamente, pertanto, non ci sono stati turisti coinvolti dall’incidente, ne’ fedeli, anche perché la chiesa viene aperta al pubblico solo in caso di matrimoni, che sarebbero stati celebrati – in questo caso – sabato prossimo.
La stima approssimativa del danno è intorno al milione di euro. Al momento i vigili del fuoco sono impegnati ad eliminare le restanti parti pericolanti.
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