S’intitola “Prima del tuono, dopo il buio” la prima personale italiana dell’artista giapponese Leiko Ikemura.
Nata a Tsu, l’artista si trasferisce poi in Europa vivendo prima in Spagna, poi in Svizzera e infine in Germania dove a Colonia fa il suo incontro con la scultura e a Berlino, dove attualmente risiede, è insegnante di pittura all’università. La sua arte si distingue per una ricerca espressiva che va dal figurativo verso l’astratto e che mette spesso la figura femminile al centro della sua esperienza pittorica in un contesto sempre meno spaziale e fisico ma più intimo ed emotivo in comunione con le vibrazioni della natura e del cosmo. La metamorfosi della sua arte vede un passaggio dalla figura della donna a quello di paesaggi monumentali e cosmici, ma anche un connubio tra uomo e natura che s’identifica nella realizzazione di sculture antropomorfe ibride, con parti anatomiche rimpiazzate da elementi naturali. Attraverso questo connubio l’artista riflette sui grandi temi dell’attualità, in particolare in riferimento alle preoccupazioni per il futuro della nostra terra.
Questo universo espressivo è al centro della mostra che si tiene a Milano nella galleria BUILDING dal 4 settembre al 23 dicembre 2021 e che si sviluppa lungo un percorso di circa 50 opere realizzate dagli anni ‘80 in poi e che raccoglie alcuni dei suoi lavori più rappresentativi come una scultura in vetro compiuta in collaborazione con alcune importanti maestranze veneziane.
Acquerelli, disegni, pitture, fotografie, sculture in ceramica, terracotta, bronzo e vetro di piccole e grandi dimensioni compongono la collezione esposta in varie sale della galleria e raggruppate per punti tematici che cronologicamente ripercorrono la parabola espressiva della ricerca pittorica della Ikemura. Si passa così dai grandi disegni a carboncino degli anni ‘80 agli effetti sfumati e delicati degli anni ‘90 alle tele intense e intrise di colore della produzione contemporanea.
Lascia un commento