Limiti e libertà è la tematica affrontata dall’artista Domenico Sorrentino nella consueta rubrica “A scuola d’arte” della rivista IconArt Magazine di gennaio – febbraio. Cosa intende l’artista per limiti e libertà? Vediamolo assieme!
Il metodo influenza il risultato.
È ricorrente l’autocastrazione espressiva delle nostre opere per limiti tecnici. Si decide per una soluzione piuttosto che per un’altra non perché è la più soddisfacente o desiderata, ma perché è quella che si sa realizzare meglio. Spesso si parla della ricerca di uno stile personale o di una identità espressiva, solo raramente capita di incontrare autori che ricercano in ambito tecnico o metodologico. Il superamento dei limiti tecnici dovrebbe essere, a mio parere, l’ambito di attività principale di ogni autore…
Per evolvere non si deve temere l’oscurità, l’ignoto. Tenersi al calduccio di ciò che si sa già fare produce oggetti sempre più sterili, banali, in quanto di facile imitazione. Uno dei valori aggiunti di un’opera d’arte è la sua difficile riproducibilità. Nulla da togliere ai tagli nei quadri di Fontana, dove il valore non è nell’oggetto in sé, ma nel sistema economico che lo gestisce. Ma per i comuni e semplici artisti, come può essere uno scultore o un pittore, il valore di ciò che fa può essere solo nella qualità dell’oggetto stesso.
Come si stabilisce la qualità di ciò che si produce? Personalmente ho trovato un semplice e paradossale modo: chiediti quanto saresti disposto a pagare per averlo…
Articolo completo sulla rivista IconArt Magazine n° 05
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