A Paestum, nella costiera cilentana, si festeggiano i 50 anni dalla scoperta della celeberrima Tomba del Tuffatore, emblema stesso del luogo e dell’antichità classica, con una mostra visitabile presso il Parco Archeologico di Paestum fino al 7 ottobre 2018. Con i suoi criptici affreschi, la sua decorazione figurativa non usuale per sepolture anteriori al IV secolo a.C. e la sua provenienza greca, la Tomba ha sempre lasciato un dibattito aperto sulle sue interpretazioni, sugli artisti che l’hanno decorata e su chi l’ha commissionata, sul significato allegorico-misterico o meno del famosissimo tuffo.
Su queste premesse poggia il concept della mostra “L’immagine invisibile”, che in realtà si dichiara un’anti-mostra perché non vuole tanto dare delle risposte a domande irrisolte, quanto invece indurre il fruitore a porsi dei nuovi quesiti, partecipando anch’egli al dibattito di sempre. Pertanto il percorso espositivo si delinea tra scoperte archeologiche rinvenute fin dal Settecento e aventi come focus la ricerca delle espressioni artistiche dei culti misterici antichi. Ne passa in rassegna alcune tra le più interessanti, accostandole e confrontandole con opere che testimoniano il contesto storico-culturale che ha caratterizzato le varie epoche in cui sono avvenuti i ritrovamenti e quindi le diverse visioni a riguardo, accendendo sempre di più il dibattito nel tempo. Si va quindi dalle visioni edonistiche settecentesche alle interpretazioni dell’800 filtrate in opere di artisti come Canova a quelle ambigue del 900 come l’ “Orfeo trovatore stanco” di De Chirico.
Secondo i curatori della mostra, solo un’esposizione concepita in questa maniera, ossia impostata su un rapporto di contemporaneità tra gli scavi e i sostrati ideologici di epoca in epoca a sostegno, può meglio far intuire il perché di una controversia scientifica così accesa che ha investito la scoperta della Tomba del Tuffatore sin dall’inizio e il perché questa sia, forse più di ogni altro reperto classico, grande fonte d’ispirazione per artisti e scrittori contemporanei.
A sostegno della mostra anche un convegno che si terrà dal 4 al 6 ottobre 2018 che attraverso nuovi dati e approcci, darà nuova lettura della Tomba del Tuffatore riallacciando relazioni tra valori culturali e forme di trasmissione, materialità e ideologia, contesto e significato.
Maggiori informazioni sul sito Parco Archeologico di Paestum
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