A Lione, città francese rinomata per le sue sete tanto da diventare nel XIII secolo capitale europea per la produzione di seta, si celebra il sodalizio delle maison lionesi con lo stile unico di Yves Saint Laurent, uno dei più grandi designer del XX secolo.
A partire dal 9 novembre 2019, infatti il Museo dei Tessuti mette in mostra il rapporto di circa quaranta anni intessuto tra il couturier e la città attraverso la retrospettiva “Yves Saint Laurent, Les coulisses de la haute couture à Lyon”.
L’esposizione si organizza in un percorso distinto in quattro sezioni che presenta il processo creativo dello stilista mettendo in scena anche otto maison di Lione con cui Saint Lauren ha avuto rapporti, divisi tra produttori ed intermediari (Bianchini-Férier, Bouton Renaud, Brochier, Hurel, Sfate & Combier, Bucol, Abraham e Beaux-Valette).
Introdotti da un manichino con un abito in chiffon e un cappotto a tre quarti in moiré, i visitatori entrano nel mondo dell’alta moda scoprendone le diverse fasi di realizzazione affidate a manichini accessoriati, creazioni anche inedite, campionari, schizzi originali, colori, ordini di acquisto, pubblicità d’epoca e fotografie di sfilate. Il tutto culmina in un’immersione in laboratorio dove poter prestare grande attenzione alla tecnica produttiva. A rendere poi la mostra ancora più originale nella fruizione del suo percorso espositivo sono le interviste filmate di collaboratori e produttori di tessuti che si sono rapportati negli anni con lo stilista.
Tra i pezzi icona della mostra da ammirare, c’è lo straordinario abito da sposa “Shakespeare” della collezione Autunno-Inverno 1980 realizzato da Yves Saint Laurent quale omaggio al poeta e simbolico tributo ai grandi poeti del passato.
La mostra sarà accompagnata anche da un ricco e variegato programma collaterale e dalla pubblicazione di un catalogo illustrato con più di centosessanta fotografie di moda, tessuti e documenti d’archivio.
L’exhibition, organizzata in collaborazione con il Museo Yves Saint Laurent di Parigi, sarà visitabile fino all’8 marzo 2020.
[immagine in evidenza tratta dal sito del Museo dei Tessuti di Lione]
Lascia un commento