Sapevate che esiste un gran premio europeo delle mostre? Si chiama Grand Prix degli European Heritage Awards/Europa Nostra Awards, massimo riconoscimento in Europa nel settore del Patrimonio Culturale.
Le premiazioni dell’edizione di quest’anno si sono tenute a fine settembre.
Tra i 4 vincitori è stata anche l’Italia a trionfare e in una categoria dove mai finora era riuscita a primeggiare. Dal 2002 infatti solo 6 progetti italiani hanno ottenuto il riconoscimento, ma mai nella categoria Educazione, Formazione e Sensibilizzazione, in cui si è distinta quest’anno.
Ad essere premiata è stata la mostra ”L’invenzione del colpevole” allestita dal Museo Diocesano Tridentino e tenutasi dal 14 dicembre 2019 al 15 settembre 2020. La motivazione del premio è stata la capacità dell’esposizione di favorire una riflessione critica sui comportamenti intolleranti nei confronti di persone di razza, religione e cultura diverse, fomentati da pregiudizi, stereotipi e falsa comunicazione.
La mostra difatti affrontava la vicenda storica di Simonino da Trento, venerato come martire fino all’abolizione del culto. La vicenda si colloca nel 1475 quando a Trento venne ritrovato morto un bimbo di poco più di due anni nei pressi dell’abitazione della comunità ebraica del luogo. In un clima di forte antigiudaismo, infuocato dalle predicazioni locali, fu accusata di omicidio rituale proprio la comunità ebrea composta da solo 15 membri che vennero torturati e uccisi, mentre il bambino fu dichiarato martire. Nonostante il papa si fosse opposto alla beatificazione del bambino, dichiarando infondate le accuse contro gli ebrei, il culto riuscì comunque a diffondersi nel Trentino e oltre i confini della regione. Solo nel 1965 in seguito al percorso di revisione critica del caso, la chiesa ha abolito il culto e la conseguente tradizionale processione per le vie di Trento, cancellando San Simonino dal Martirologo Romano e rimuovendo la salma dalla chiesa di San Pietro.
Il merito della mostra è stato quello di creare un filo diretto tra la vicenda storica e le contingenze attuali, premendo sul pericolo dell’insorgenza di tendenze razziste e sulla necessità di riappropriarsi di una pensiero critico indipendente.
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