La lunga attesa è finita. Domani 19 gennaio, con la cerimonia di inaugurazione, Matera dà il via all’articolato programma di appuntamenti per il suo anno di Capitale europea della Cultura 2019, insieme alla città bulgara di Plovdiv. Matera si libera così, definitivamente, dell’etichetta di “vergogna nazionale” (come la definì Palmiro Togliatti nel 1948) per diventare orgoglio europeo.
La cerimonia di inaugurazione avrà inizio alle 10.00, a Cava del Sole, dove verranno intonati gli inni di tutta Europa. Le bande dei 131 Comuni lucani e di molti paesi europei percorreranno le strade di Matera e verranno accolte dai cittadini in case, scuole e parrocchie. Alle 19.00 avrà inizio la diretta Rai. Interverrà il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella; confermata anche la presenza del premier Giuseppe Conte.
Il 20 gennaio i festeggiamenti entreranno nel vivo. Alle 12.00 si aprirà la prima delle quattro grandi mostre che saranno ospitate a Matera: al museo Ridola sarà inaugurata “Ars excavandi”, a cura di Pietro Lauretano. Sempre alle 12.00, ma a Palazzo Lanfranchi, l’artista Carlos Solito presenterà “MATER(i)A P(i)ETRA”. A seguire, in primavera, Marta Ragozzino, direttrice del Polo museale della Basilicata, inaugurerà “Rinascimenti riletto”, un tessuto narrativo che si focalizzerà sulle opere rinascimentali a Sud di Roma.
La scienza e la matematica, con una particolare attenzione a Pitagora, saranno invece i protagonisti della mostra “La poetica dei numeri primi”, curata da Piergiorgio Odifreddi, a giugno a Metaponto.
L’ultimo appuntamento in ordine di tempo sarà l’ “Osservatorio dell’Antropocene”, curato dal fotografo Armin Linke, in autunno a Matera.
Nel corso del 2019, inoltre, in programma incontri internazionali, eventi e progetti innovativi, tra i quali I-Dea (Istituto Demo Etno Antropologico), che coinvolgerà cinque artisti internazionali. In calendario anche la messa in scena, nei Sassi, de “La Cavalleria Rusticana”, in collaborazione con il Teatro San Carlo di Napoli.
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