Milano e “Il caos dentro” di Frida Kahlo :alla Fabbrica del Vapore è in programma dal 10 ottobre 2020 al 28 marzo 2021 una nuova mostra su Frida Kahlo, una delle artiste –potremmo dire – divenute più iconiche del XX secolo, per la sua storia, il suo coraggio, la sua personalità artistica e umana. Il crescente interesse popolare che ha ottenuto nel tempo ha portato ad una sempre più accesa attenzione nei suoi confronti anche da parte di enti ed istituzione, non stupendo così il rinnovo, spesso, dell’incontro con la sua arte attraverso esposizioni che ne indagano le vari sfaccettature. Questa volta, come testimonia lo stesso titolo della mostra “Frida Khalo. Il caos dentro”, quello che vuole essere messo in luce è il caos interiore ed il travaglio esistenziale che caratterizzano la donna e l’artista.
La vita nell’arte
L’opera della Kahlo è tutta legata alle tradizioni forti della sua terra, alle esperienze di vita e alle sofferenze patite. Da piccola fu colpita da poliomielite, malattia che la rese claudicante ad una gamba; a 18 anni fu vittima di un terribile incidente per cui riportò diverse fratture alla colonna vertebrale, alle vertebre lombari e all’osso pelvico ed una profonda ferita all’addome, che la lasciò convalescente a letto per parecchio tempo ma che la aprì, allo stesso tempo, alla pittura. Gli strascichi dell’incidente se li portò dietro per tutta la vita, tra operazioni, aborti e sofferenze impresse poi con forza e talento nelle sue tele. Ai dolori fisici è da aggiungere anche il pesante dolore interiore per i continui tradimenti del marito Diego Riveira, grande amore della sua vita.
Il caos dentro : il concept
L’esposizione è concepita come un percorso sensoriale tecnologico che immerge il fruitore in una dimensione intima che attraversa gli ambienti vissuti dalla Kahlo, le opere e gli scritti, gli oggetti della quotidianità per prendere contatto con la sua poetica,con le sue radici, con le passioni e le sofferenze che ha saputo imprimere nella sua arte.
Il caos dentro : le sezioni
Divisa in sezioni, la mostra parte con racconto multimediale della vita dell’artista attraverso le date che più hanno segnato la sue vicende personali ed artistiche e attraverso la proiezione dei tre ambienti di Casa Azul, magione messicana in cui ha vissuto prima con i genitori e poi col marito, emblematici nella sua vita: la camera da letto, lo studio ed il giardino.
Si passa poi alla sezione “I colori dell’anima” caratterizzata da foto dell’artista immersa nella quotidianità del quartiere, della casa, dello studio e del suo amato giardino, scattate dal celebre fotografo colombiano Leonet Matiz Espinoza.
L’esposizione si sposta poi al piano superiore e al rapporto appassionato e tormentato col marito e muralista famoso Diego Riveira, di cui sono testimonianza le lettere scritte dalla Kahlo, ma anche alla tradizione e cultura messicana in cui affonda le proprie radici e di cui si ripercorrono le origini, le rivoluzioni, le trasformazioni. Una sezione è dedicata addirittura agli abiti di tradizione messicana che hanno ispirato la Kahlo. All’interno di questo viaggio nelle tradizioni messicane non manca nemmeno una sezione riservata alla visione di alcuni dei murales più rilevanti dell’attività di Riveira, intrisi di politica ed impegno sociale.
C’è poi la sezione “Frida ed il suo doppio” dove l’artista è protagonista attraverso i suoi autoritratti più celebri riprodotti in formato modlight, una speciale retroilluminazione, che permette ai dipinti prima digitalizzati di poter essere visti in dimensioni originali, senza alterazioni di colori, impressi su un particolare film.
In ultimo una sezione di francobolli con l’effigie della Kahlo emessi in diversi stati, il che ne attesta la popolarità internazionale, e una sala multimediale 10D che attraverso video, suoni, effetti speciali e realtà aumentata rende ancora più emozionante tutta l’esperienza.
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