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Nasce a Muggia, in Friuli Venezia Giulia, il 13 ottobre 1956, a pochi passi dal negozio di fotografia di suo padre e suo zio. Lascia gli studi a 19 anni per diventare titolare dell’attività commerciale e inizia a studiare la fotografia; si specializza nei ritratti e nelle cerimonie, non tralasciando una parallela ricerca personale che la porta alla sua prima personale nel 1981, composta da una serie di ritratti caratterizzati da luci e colori accesi e di forte impatto. Nel 1998 propone una personale che parla della sua cittadina e nel 2003 presenta “India, no problem!”, un racconto per immagini del suo viaggio in India. Nel 2013 viene scelta dall’Amministrazione della città per un progetto che la porterà a raccontare il Carnevale di Muggia. Nel 2015 vince a New York il “The Foodie Awards di Eyeem”. Dal 2016 fa parte del gruppo organizzatore di “Espansioni”, una rete di associazioni che promuove l’arte al femminile, insignita nel 2015 da una medaglia dal Presidente della Repubblica per l’impegno sociale. Ha partecipato a mostre, oltre che nelle principali città italiane, anche a New York, Londra, Berlino, Slovenia, Croazia e Messico.

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Gino Lozzi è nato a Vittorito. La sua esperienza artistica nasce da una lunga ricerca e sperimentazione continua, giunta in questi ultimi anni a quelle che possiamo definire come “le opere della fase matura dell’artista”. Un linguaggio pittorico che si esprime attraverso una relazione coinvolgente tra l’osservatore e il dipinto. Creazioni cromatiche, caratterizzate da composizioni di colori rettangolari sfumate, attraggono lo spettatore, il quale viene imprigionato all’interno della composizione. Un quadro che spesso, attraverso la colatura, soffre in silenzio i danni del tempo. Luoghi ed immagini che, spesso, tramite i colori, diventano aggressivi e timbrici come esiti di allucinazioni. Miraggi capaci di far affiorare lontane memorie dal silenzio. Opere pittoriche concepite come haiku, componimenti dell’anima che narrano emozioni di stagioni, “dell’imbarazzo dello stare al mondo” e della magia del paesaggio quotidiano, in cui la presenza umana viene confusa ed eliminata dal quadro perché d’impaccio allo spettacolo visivo. Tra le numerose esposizioni si evidenziano: “Transumanze artistiche città di Vittorio” ed  “Esposizione sale della Rotonda di San Francesco”.

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Lorenzo Cassanelli in arte LORCA, è nato a Bisceglie nel ’64. Per lui fare arte è l’urgenza di esprimere emozioni e condividerle per entrare in contatto con lo spettatore,  per stimolare riflessioni, l’immaginazione ed invitarlo ad emozionarsi insieme.

Attraverso segni e colori esprime le sensazioni legate al suo mondo interiore. Attraverso le linee e le figure geometriche esprime le reazioni provocate dalla realtà che vive.

Le sue composizioni astratte sono originate da un  flusso creativo, senza un progetto iniziale o uno schizzo, ma prendono forma  e si sviluppano fino a quando la pulsione emotiva che lo ha originato non si placa.

Lorca ha partecipato a numerose esposizioni e fiere internazionali e nazionali; tra le più recenti troviamo: Fiera Art Innsbruck dal 8  al 11 luglio 2021 – Prince Group; Mostra Internazionale “Parma Capitale Italiana della Cultura “ dal 17 luglio al 5 agosto 2021 col criitco prof. Giorgio Grasso in  collaborazione con la Galleria Italia di Parma; Mostra Collettiva Moovart – RIBA NORTH – National Architecture Centre Liverpool 20 – 28 agosto 2019; Swiss Art Expo 15-19 agosto 2019 – Artbox/project Zurigo 1; Mostra “Life Beyond Plastic” presso Spazio Museale ex Conservatorio S. Anna – Lecce dal 24 al 31 luglio 2021.

Tra le pubblicazioni, invece, si sottolinea quella del catalogo “Effetto Arte Collection” e/a editore con all’interno l’opera “La porta dei sogni”.

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Nata in Ucraina, è in Italia da diversi anni. Pittrice autodidatta, sempre alla ricerca di emozioni da trasmettere attraverso le sue opere, con passione e maestria dà sfogo all’immaginazione senza nessuno schema stabilito, ma seguendo il proprio cuore, la propria anima e la propria mente. Sperimenta sempre nuove tecniche, esaltando il lato emotivo della realtà, enfatizzando il colore ed utilizzando linee irreali. Numerose le mostre a cui ha partecipato. Tra le altre si segnalano: “Arte Italia”, Atene dicembre 2019; Collettiva “L’inverno del mondo”, Milano novembre 2019; Collettiva “Infinite Percezioni”, Roma novembre 2019; Collettiva “Colori di pace”, Roma ottobre 2019; “Arte Firenze”, Firenze ottobre 2019; “Arte Paris”, Parigi settembre 2019; Collettiva in occasione della 58esima Biennale di Venezia, Venezia settembre 2019; Mostra personale, Olbia giugno 2018.

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Michele Izzo è artista nativo di Montoro Inferiore, piccolo comune a metà strada tra le città di Avellino e Salerno, che da oltre venti anni vive e lavora a Rimini.

Da sempre coltiva la sua passione per l’arte esercitata sin da subito da autodidatta. La sua visione pittorica non si assorbe in un’attenzione puntuale al fattore tecnico quanto piuttosto alla poeticità simbolica che l’opera esprime e che spesso sfocia in immagini che vanno nel surreale e nell’onirico, stabilendo una stretta comunicazione quasi istintiva e meditativa.

Nonostante si cimenti da sempre nella pittura, la sua prima esperienza espositiva avviene a Budapest nel 2019 in occasione della “Biennale dell’Arte Italiana”.

Alcune sue opere sono presenti nell’annuario Artisti Mondadori 2020, pubblicato dalla casa editrice Mondadori.

Seconda esperienza espositiva degna di nota è a Palermo, all’interno della “Biennale dei Normanni”, che ha radunato 450 artisti, provenienti da tutto il mondo, alla presenza del critico di fama nazionale, Vittorio Sgarbi.

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Frederik Ivanaj è nato a Lezhe in Albania nel 1960. Dopo il Liceo  Artistico si laurea alla Accademia di Belle Arti di Tirana, in Pittura e Scenografia, nel 1983.

Dal 1983 al 1990 lavora per il Kinostudio Shqiperia e Re, Istituto Nazionale del Cinema Albanese, come Direttore della Fotografia, continuando sempre a dipingere e poi ad esporre le sue opere nella Galleria Nazionale di Tirana, dove viene evidenziato dalla critica.

Dal 1990 vive e lavora a Firenze.

Ivanaj dipinge liberamente e su commissione ritratti, paesaggi, nudi, composizioni di nature morte, acquerelli, copie dal Rinascimento per chiese e monasteri.

Partecipa a numerose esposizioni nazionali e internazionali, gallerie, musei e fiere.

Viene descritto dalla critica come artista eclettico e fantasioso, tecnicamente dotato capace di realizzare opere immaginifiche dal forte potere seduttivo.

“La sua arte, già a un primo sguardo, affascina il fruitore e risulta tecnicamente impeccabile,

fondata su una rappresentatività unica, fatta di colore e segno. Un’arte dunque emblematica, che risulta caratterizzata da colori densi, brillanti pennellate visibili e vigorose e una moderna quanto eloquente

estremizzazione del tratto”. (Paolo  Levi).

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Elisabetta Iodice nasce ad Airola (BN) ma vive a Casarile in provincia di Milano

Il suo percorso artistico è legato ad un’innata passione per l’Arte che la spinge da autodidatta a praticare il disegno e la pittura fin da piccola. Non ha frequentato accademie dell’arte ma ha sempre partecipato a progetti artistici incoraggiata dai professori che hanno notato la sua naturale predisposizione all’arte. Predilige tecniche ad olio, acrilico, acquarelli e pastello.

Ha partecipato a eventi e mostre come: mostra collettiva, Palazzo Ferrajoli, Roma, 2019; contest digitale “Sharing Art & Kill The Virus”, ArtetrA; mostra digitale, Dubai, 2020.

Tra i suoi lavori anche restauri di quadri ad olio di pittori noti  e di cornici  a foglia d’oro del 1800.

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Di origini salentine, è pittrice, performer di pizzica e studiosa delle sue origini. Come con il mito di Aracne – la fanciulla che sfidò Atena nell’arte della tessitura e che per la sua impudenza venne trasformata dalla dea in un ragno, condannata a tessere le sue bellissime tele per l’eternità – così da sempre abita in lei la necessità di tessere colori su tela. Oscilla costantemente tra il desiderio di vivere realtà diverse e l’urgenza di tornare alle sue radici, nell’antica casa dei nonni in cui, tra vigneti e uliveti, correva a piedi nudi nella terra rossa e sulla sco­gliera selvaggia del litorale ionico. La sua carriera artistica nasce dal figurativo, con l’impiego delle tecniche di pittura ad olio ed acquerelli, e viene vissuta per molti anni come una ricerca intimistica e privata, che la porta poi progressivamente all’acrilico ed all’impiego di sabbia, pietre, gesso, colle, carta, materiali di recupero e, infine, resina e pigmenti. Solo di recente decide di condividere la sua arte in cui si ritrova la sensibilità per i grandi temi ambientali, il ricordo di un grande viaggio, la riflessione di un momento.

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Marcos Antonio Gutièrrez è un pittore contemporaneo nato nel 1995 in Honduras, dove, appena adolescente, s’interessa alla pittura dell’arte e frequenta l’Accademia delle Belle Arti (Escuela Nacional de Bellas Artes), iniziando, da subito, a partecipare ad alcuni eventi che gli valgono apprezzamenti e riconoscimenti per le sue opere.

È stato insignito del Diploma di Maestro d’Arte Honoris Causa presso il Centro Accademico Maison d’Art e Archivio Storico Universale delle Belle Arti di Padova.

Nel 2018, durante una vacanza in Italia, resta affascinato dalle opere di artisti italiani e internazionali contemplati nei musei, innamorandosi di tutta la cultura europea e di quella italiana in particolare.

Viaggia e visita moltissime città italiane, decidendo di stabilirsi infine a Roma, città in cui ha il suo atelier e buone occasioni per far conoscere la sua arte e le sue opere, attraverso progetti collettivi, presso case editrici e gallerie d’arte, sia in virtuale che in reale.

Nei primi mesi del 2020, conosciuto ed apprezzato dal Critico d’Arte Pasquale Di Matteo, espone nella Galleria d’Arte virtuale dello stesso critico e, nell’ottobre dello stesso anno, espone alcune sue opere presso il Campidoglio, riscuotendo elogi e apprezzamenti. Ha partecipato a diverse mostre e eventi tra cui, le più recenti: Pro-Biennale di Venezia, 2021; Fiera di Miami Beach (USA) “Scope Miami” 2021; Premio “IconArt” 2021, Prince Group, Salerno;Premio Internazionale “Dante, Sommo Poeta”, Galleria d’Arte Rocca Art Gallery, Firenze, Galleria d’Arte Chie Art Gallery, Milano, Galleria Internazionale Area Contesa Arte, Roma.

Hanno scritto di lui illustri critici e storici d’arte.

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Francesca Guetta è nata a Firenze, dove tuttora vive e lavora. Ha partecipato a numerose rassegne artistiche e concorsi sia in Italia che all’estero ricevendo diversi premi e riconoscimenti.

Tra le recenti mostre personali si segnalano: “Tra Surrealismo ed Astrattismo – Tre percorsi paralleli “, Società delle Belle Arti, Circolo degli Artisti , Casa di Dante, Firenze, 2019; esposizione in modalità mini personale all’interno della  Mostra “ Terra Madre “, Società delle Belle Arti, Circolo degli Artisti, Casa di Dante, Firenze, 2019.

Tra gli eventi collettivi più recenti si ricordano invece: “Finalmente la Primavera”, Società delle Belle Arti, Circolo degli Artisti, Casa di Dante, Firenze; Premio Internazionale d’Arte “ Ali della libertà “, Hotel Eden Park di Marina di Pulsano (TA) 2021; “Rest – art , ripartire insieme nel segno dell’arte “ , Galleria Medina, Roma, 2021; Esposizione Internazionale “Art BestSeller ! 2021“, Museo Bellini, Firenze 2021; IV Esposizione Internazionale di Arti Visive a Roma, “Global Change, Anni Venti“, Palazzo Velli, Roma, 2021.

Le sue opere sono pubblicate in più di cento cataloghi editi in occasione degli eventi espositivi a cui ha partecipato e alcune sono in collezioni e mostre permanenti presso musei e gallerie.

È inserita nella raccolta stampe e disegni della collezione Vittorio Sgarbi.

Diversi critici hanno scritto e/o parlato del suo lavoro.

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