Angelica Dainese, che preferisce definirsi una “creativa della fotografia”, si occupa di fotografia ritrattistica in stile Fine Art. L’artista si ispira alla bellezza dei grandi pittori del romanticismo e del simbolismo, che, come l’artista stessa dichiara, “attraverso giochi di luce segnano o dirigono drammaticità e bellezza, infondendo in ogni scena un senso d’indecifrabile mistero, dove il noto lascia il posto all’ ignoto ed il tutto non è mai il definito, superando così un suo blocco emotivo, un senso di inadeguatezza che tutti prima o poi proviamo”. I suoi lavori fanno parte di una memoria collettiva, in cui si può essere libero di essere se stessi, senza restrizioni di sorta, senza legami che possono tramutarsi in una prigione emotiva o in una fortezza di solitudine.
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