Appassionato d’arte sin da piccolo, Mazza è assetato di originalità, unicità e stile in ciò che crea. E’ proprio da questa continua sperimentazione che nasce il suo stile, affermato in modo particolare nelle sculture. Ama scoprire, valutare e scandagliare nuove tecniche artistiche, molte delle quali fuori gli schemi canonici e dalla metodica realizzativa. Nulla è programmato, perché dal suo punto di vista “l’originalità con cui è fatta un’opera, dona all’opera stessa la capacità di esprimersi”. E’ particolarmente attratto dal “Sacro”, dove trova la sua maggiore ispirazione; difatti è profondamente convinto che la sua arte sia un “dono” e come tale deve essere “donata” . A dimostrazione di ciò l’artista ricorda con molto affetto l’incontro avvenuto col Pontefice al quale ha donato tre delle sue opere. Hanno scritto di lui numerosi critici d’arte e addetti al settore artistico descrivendolo come “un’artista dalla creatività sconfinata, che eredita dagli artisti impressionisti l’abilità di imbrigliare le emozioni su una superficie”. Seguono una lunga serie di manifestazioni pubbliche con grandi soddisfazioni e un escalation di premi e riconoscimenti.
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