Di origini salentine, è pittrice, performer di pizzica e studiosa delle sue origini. Come con il mito di Aracne – la fanciulla che sfidò Atena nell’arte della tessitura e che per la sua impudenza venne trasformata dalla dea in un ragno, condannata a tessere le sue bellissime tele per l’eternità – così da sempre abita in lei la necessità di tessere colori su tela. Oscilla costantemente tra il desiderio di vivere realtà diverse e l’urgenza di tornare alle sue radici, nell’antica casa dei nonni in cui, tra vigneti e uliveti, correva a piedi nudi nella terra rossa e sulla scogliera selvaggia del litorale ionico. La sua carriera artistica nasce dal figurativo, con l’impiego delle tecniche di pittura ad olio ed acquerelli, e viene vissuta per molti anni come una ricerca intimistica e privata, che la porta poi progressivamente all’acrilico ed all’impiego di sabbia, pietre, gesso, colle, carta, materiali di recupero e, infine, resina e pigmenti. Solo di recente decide di condividere la sua arte in cui si ritrova la sensibilità per i grandi temi ambientali, il ricordo di un grande viaggio, la riflessione di un momento.
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