Gino Lozzi è nato a Vittorito. La sua esperienza artistica nasce da una lunga ricerca e sperimentazione continua, giunta in questi ultimi anni a quelle che possiamo definire come “le opere della fase matura dell’artista”. Un linguaggio pittorico che si esprime attraverso una relazione coinvolgente tra l’osservatore e il dipinto. Creazioni cromatiche, caratterizzate da composizioni di colori rettangolari sfumate, attraggono lo spettatore, il quale viene imprigionato all’interno della composizione. Un quadro che spesso, attraverso la colatura, soffre in silenzio i danni del tempo. Luoghi ed immagini che, spesso, tramite i colori, diventano aggressivi e timbrici come esiti di allucinazioni. Miraggi capaci di far affiorare lontane memorie dal silenzio. Opere pittoriche concepite come haiku, componimenti dell’anima che narrano emozioni di stagioni, “dell’imbarazzo dello stare al mondo” e della magia del paesaggio quotidiano, in cui la presenza umana viene confusa ed eliminata dal quadro perché d’impaccio allo spettacolo visivo. Tra le numerose esposizioni si evidenziano: “Transumanze artistiche città di Vittorio” ed “Esposizione sale della Rotonda di San Francesco”.
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