Dopo la laurea presso la Facoltà di Musica all’Università di Belgrado, Zoran Vuckovic si trasferisce in Italia, dove successivamente acquisirà la cittadinanza italiana. Dal 1980 per i successivi 35 anni è membro stabile dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, nonché della Filarmonica della Scala, come violista. Lavora, così, con i più celebri solisti e direttori d’orchestra del panorama musicale mondiale. La ricchezza della vita musicale in un ambito d’eccellenza come quello della Scala suscita in lui un’intensa sensibilità artistica ed emotiva che, quando si trova davanti alle vere opere d’arte, si rinnova e amplia fino al grande interesse nell’approfondire e arricchire la conoscenza sull’arte in tutti i suoi aspetti. Col tempo, dalla pienezza della vita interiore immersa nella lettura, suoni, forme e colori, lo invade sempre di più un crescente impulso a una diversa creazione artistica da affiancare a quella della musica. Trovare una via dalla propria interiorità verso il mondo esterno, per lui diventa una necessità, che successivamente acquista una piena espressione nelle sue forme scultoree. Le sue opere si trovano in diverse collezioni private, tra cui quelle di Tadatsugu Sasaki, Karl KallolGuha e il Maestro Riccardo Muti. Vuckovic ha partecipato a numerose mostre a livello nazionale che internazionale ed è stato diverse volte premiato. Tra le sue mostre principali: Metropolitan Museum di Tokyo, Giappone 2004; mostra personale a cura di Philippe Daverio, Milano 2009; 54°Biennale di Venezia-Padiglione Italiano di Torino, 2011; Milano, Alson Gallery, 2018; palazzo Baldogi- Premio Leonardo, Firenze 2019; 4° Biennale di Genova-premiato 2019.
Per leggere la recensione relativa al Premio IconArt clicca quì
Lascia un commento