La vastità dell’Impero Romano sembra dichiarare ancora oggi la sua potenza nei vari ritrovamenti che di tanto in tanto riaffiorano dalle terre vicine e lontane andando a incrementare il vasto patrimonio archeologico che riguarda quell’immenso momento storico.
Ultima scoperta di rilievo è quella ha di recente interessato Stoke Mandeville, un villaggio in prossimità di Oxford nel Regno Unito.
Come spesso accade, un evento fortuito è stato all’origine del ritrovamento. Infatti durante gli scavi per la realizzazione di una nuova linea ferroviaria ad alta velocità si sono visti emergere dal sottosuolo tre sculture antiche che per stile sembrerebbero riconducibili all’epoca romana. Delle tre statue, due raffigurano un uomo e una donna con testa e busto in pietra mentre la terza è un bambino di cui però è stata rinvenuta solo la testa. Si trovano in un ottimo stato di conservazione, il che permette uno studio più preciso della loro identificazione e classificazione.
Dagli altri reperti ritrovati in zona, tra cui resti di strutture architettoniche e di impianti decorativi eccessivi per essere semplici abitazioni, le prime ipotesi sembrerebbero orientarsi verso la possibilità di trovarsi dinanzi a un mausoleo romano, probabilmente demolito in epoca normanna per fare spazio alla costruzione di una chiesa risalente al 1080 d.c.
Tutti i manufatti rinvenuti, tra cui una brocca in vetro quasi intatta, sono stati esaminati e puliti in laboratorio per studiarne le caratteristiche e l’origine, lavoro che coinvolge anche le statue, per le quali l’attenzione è sulla pigmentazione, elemento importante per valutare effettivamente la provenienza di epoca romana e l’appartenenza a quella determinata tipologia.
In attesa di capire la giusta loro collocazione, la storia del Regno Unito si arricchisce di conoscenza riguardo l’eredità del suo passato.
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