Ron Haward, famoso per essere stato il Richie Cunningham di Happy Days e per essere regista di film di successo come “A beautiful mind”, “Codice da Vinci”, “Guerre stellari”, ecc. si è stavolta cimentato nella straordinaria impresa di raccontare l’uomo e l’artista che fu il grande Luciano Pavarotti.
L’intento di Howard nel tessere la trama di questo docufilm è quello di voler restituire al pubblico la grandezza e la celebrità popolare di un personaggio che si è mosso in un ambito che tanto polare non è: la lirica. Lo stesso regista ha dichiarato infatti di essere stato affascinato dalla figura carismatica di Pavarotti e che è grazie a lui che si è avvicinato ed ha apprezzato l’opera, riuscendo a vederla come accessibile ed emozionante. Per realizzare questo documentario, dal titolo emblematico “Pavarotti – Genius is Forever”, il regista ha scandagliato tra interviste, archivi di famiglia, filmati musicali, testimonianze di amici e colleghi, confezionando un prodotto che ha già commosso gli spettatori di Hollywood alla proiezione in prima mondiale a Los Angeles, presso la sede della CAA, una delle più grandi agenzie mondiali di attori.
All’interno del docufilm ci sono filmati d’archivio, performance storiche come il ‘Nessun Dorma’ dei Tre Tenori (Domingo, Carreras, Pavarotti) del 1990 a Roma, dietro le quinte dei concerti, interviste di amici come Bono Vox degli U2, tra i primi sostenitori anche del “Pavarotti and Friends”, i concerti di beneficenza promossi da Pavarotti. Dal documentario esce fuori un’immagine del tenore in cui uomo ed artista si fondono in un quadro in cui si la lirica vuole essere un mondo fruibile anche per chi non lo conosce.
La sua professionalità, tenacia e caparbietà esce dal suo essere stato sempre molto esigente con se stesso, la sua passione e la bellezza per il suo lavoro provengono dal suo aver avuto quella sensazione di paura ogni volta che si esibiva. “Vado a morire” – diceva ogni volta che si accingeva ad entrare sul palcoscenico, ma poi appena “apriva bocca tutto gli veniva facile” – racconta Placido Domingo.
Il docufilm uscirà il 7 giugno 2019 negli USA. Si attende invece per il momento la data di uscita in Italia.
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