La storia ci parla tutti i giorni. I segni del passato emergono dalla terra testimoniando le grandi civiltà che hanno attraversato i tempi e contribuito a scrivere la nostra di storia.
È di recente interesse da parte di studiosi, il ritrovamento di una sepoltura etrusca nell’area di Pontecagnano, in provincia di Salerno, dove risiede un sito archeologico che documenta gli insediamenti antichi della zona, caratterizzati in maggior parte da reperti di necropoli etrusche presenti in loco.
Il museo infatti, annoverato da Alberto Angela tra “i piccoli gioielli del nostro patrimonio”, custodisce rinvenimenti da un antico insediamento villanoviano, risalente all’età del Ferro e corrispondente alla fase più antica della civiltà etrusca.
I reperti sono venuti lentamente alla luce in seguito agli scavi preventivi, iniziati negli anni ’60, del piano edilizio che ha interessato la città di Pontecagnano, facendo emergere una vera e propria ampia necropoli sorta intorno alla fine del V sec. a.C. e frequentata fino all’arrivo dei Romani e alla costituzione della città di Picentia.
Anche quest’ultima scoperta rientra in questo continuo e attento lavoro di sovrintendenza, costituendo un’importante tappa negli studi sia per il numero raggiunto di diecimila tombe rinvenute sia per la precisa documentazione che restituisce il costume funerario dell’epoca con riferimenti anche alle differenze per status sociale, età e sesso del defunto. Dal corredo e dalle caratteristiche della tomba, la sepoltura infatti sembrerebbe appartenere ad un adolescente, come mostra la lunghezza dello scheletro e delle ossa e gli oggetti di accompagnamento del defunto nell’Aldilà: un cinturone in bronzo da guerriero sannita, simbolo di status, e una coppa da vino; manca invece l’arma, simbolo specifico dell’uomo adulto. La tomba poi è a cassa, una tipologia molto frequente nella necropoli, realizzata in tufo grigio probabilmente d’importazione, invece che in travertino che è la pietra locale, e ricercata nella lavorazione sia della cassa che della copertura. Lo stato di conservazione dello scheletro è buono negli arti inferiori ma presenta danneggiamenti nella parte superiore, probabilmente a causa di presenze di animali e di radici che scavano il terreno.
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