Dalle piste di atletica alle sale espositive. Il Design Museum di Londra, fino al 24 ottobre, mette in mostra le sneakers analizzando la loro evoluzione: dai primi modelli Adidas e Puma, pensati per gli atleti olimpici, a oggetti cult all’ultima moda. Nella mostra “Sneakers Unboxed: Studio to Street” oltre 200 paia di scarpe arricchiscono il percorso espositivo, diviso in due macrosezioni: Style e Performance.
[…[il mercato ha visto una crescita esponenziale negli ultimi due decenni, arrivando a toccare un valore di oltre 78 miliardi di dollari nel 2020[…].Il successo globale arriva grazie alle collaborazioni con atleti come Chuck Taylor e Michael Jordan e a stelle della musica come Run-Dmc a Kanye West. […]. Delle sneakers si appropriano anche brand di lusso, come Balenciaga, Comme des Garçons, Burberry, Louis Vuitton, Gucci, che le consacrano come oggetto di moda. Nonostante tutto, però, l’aspetto tecnologico rimane importante nei materiali utilizzati e nella fase di design e produzione. Pioniere in tal senso è stata Adidas con la creazione, negli anni Ottanta, del Micropacer, che aveva un microcomputer nella linguetta […]
In mostra anche le ultime innovazioni, come FutureCraft.Strung, il robot progettato da Kram/Weisshaar che realizza scarpe per Adidas sulla base dei dati e dei feedback dei runner. […]
Al termine del percorso espositivo si affronta la questione ecologica della produzione di sneakers che non rappresentano di certo il più ecologico degli accessori dal momento che l’1,4% delle emissioni nocive, una quantità pari alla CO2 emessa da 66milioni di auto, deriva dalla produzione di questa tipologia di scarpe anche per via delle suole sintetiche e delle colle tossiche che resistono per mille anni. In questa sezione della mostra c’è, nel contempo, un’ammissione di colpa e un invito ad implementare la ricerca per migliorare la produzione futura.
Negli ultimi anni, come si evince anche nell’esposizione, c’è più attenzione sui materiali utilizzati, si cerca di rendere più durature le scarpe e si pensa ad un metodo per poterle riciclare. Stella McCartney, Helen Kirkum e Alex Taylor sono solo alcuni dei designer che si stanno impegnando a rendere più sostenibile questo settore.[…]
Articolo completo sulla rivista IconArt Magazine n° 21
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