Oggi si ricorda la nascita di Antoon Van Dyck, pittore-ritrattista fiammingo, noto principalmente per l’eleganza, la grazia e la bellezza della sua pittura capace di influenzare le generazioni successive di ritrattisti inglesi, ma anche di farsi apprezzare per opere a soggetto sacro, storico e mitologico. Ripercorriamo insieme i punti essenziali della sua vita e opere…
- Antoon Van Dyck nasce ad Anversa il 22 marzo 1599, da una famiglia borghese. Viene messo a bottega a 10 anni e a 17 ha già un suo studio
- Le prime opere – come la serie di Apostoli a mezza figura del tempo – risentono, per luce e costruzione pittorica, del realismo caravaggesco
- Diventa amico e allievo di Rubens da cui riprende lo stile e l’intensità coloristica e si proietta verso lo studio del ritratto, che diventa in lui immagine di rappresentanza e bello ideale
- Da buon artista fiammingo compie il consueto viaggio di formazione e approfondimento in Italia, copiando i grandi artisti rinascimentali, in particolare Tiziano, e affinando la sua tecnica del ritratto, sempre più armonica nella linea, sobria e raffinata nel colore. Di questo periodo sono i ritratti dotati di eleganza e dignità dell’aristocrazia genovese, come Ritratto della marchesa Elena Grimaldi Cattaneo (1623)
- Dopo un ritorno nelle Fiandre che affina ulteriormente il ritratto verso un aspetto più intimo e riservato, si trasferisce a Londra dove diventa il primo pittore di corte in Inghilterra, tanto stimato dal re che quando si ammala, il sovrano si offre di pagare 300 sterline al suo medico personale per salvare la vita del beneamato pittore
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