Il 3 dicembre 1919 moriva, colpito da una grave artride reumatoide, Pierre-Auguste Renoir, grande maestro dell’Impressionismo e pittore della joie de vivre. Raccontiamolo in 5 punti, tra arte e curiosità…
- Renoir da bambino è già dotato di un talento straordinario. Il padre lo incoraggia indirizzandolo alla decorazione delle porcellane; a 21 anni entra nell’Ecole des Beaux-Art stringendo amicizia con Sisley, Bazille e Monet, con i quali abbandona la pittura in studio per una pittura en plein, spinti a cogliere la vera essenza della luce e dei colori
- Partecipa alla mostra presso l’atelier del fotografo Nadar del 15 aprile 1874, dando vita ufficialmente, insieme agli altri, al gruppo degli Impressionisti
- Vive la giovinezza tra ristrettezze economiche, amicizie intense e modelle dalle forme generose, spesso protagoniste delle sue opere. Tra queste anche Aline, che diventa sua moglie e grande amore, benché continuamente tradita.
- È nella maturità che ottiene il meritato successo e viene insignito dalla legion d’onore, massimo riconoscimento della Repubblica francese
- Continua a dipingere fino alla morte, nonostante la paralisi degli arti inferiori e una semiparalisi di quelli superiori dovuti alla forte artride reumatoide. Pare che sia morto con i pennelli ancora in mani, stretti tra le dita rattrappite.
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