Il 2022 è l’anno di Antonio Canova. Cade infatti in quest’anno il bicentenario della morte del grande scultore italiano, massimo esponente del Neoclassicismo, scomparso nel 1822.
Nato a Possagno, vicino Treviso, l’artista fa il suo primo apprendistato a Venezia per trasferirsi poi a Roma dove ha sempre vissuto, nonostante si spostasse spesso per ritrovare i suoi affetti o per commissioni all’estero.
Roma è stata un importante punto di riferimento per lo scultore, luogo di incontro e confronto, dove ha maturato la sua ricerca di un bello ideale, facendo propri i canoni del Neoclassicismo diffusi dal Winckelmann. Il suo studio è confluito in opere di una bellezza e grazia tali da essere immortali e riconosciute in tutto il mondo.
Nell’anno del suo bicentenario l’Italia si prepara a omaggiarlo con mostre e eventi, partendo dalla sua città di origine che vuole essere il fulcro delle celebrazioni cominciando con un bando nel 2021 per la realizzazione di una medaglia celebrativa che si aggiunge a quella creata nel 1922 in occasione del centenario e con un premio per una tesi di laurea.
Sempre a cominciare da dicembre dell’anno scorso anche il Mart di Rovereto contribuisce ai festeggiamenti con una mostra inaugurata il 17 dicembre 2021 che proseguirà fino al 18 aprile 2022 dal titolo “Canova tra innocenza e peccato”. È una mostra che partendo da prestiti della Gypsotheca di Possagno fa riemergere ed interpretare i canoni della poetica e dell’estetica canoviana alla luce dell’eredità raccolta dagli artisti contemporanei, mettendo a confronto i linguaggi, in particolare il linguaggio della fotografia del Novecento.
Dal 4 dicembre 2021 invece nel Salone degli Incamminati presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna, l’omaggio al maestro passa per la ricostruzione dei rapporti di Canova con la città e del suo importante ruolo, esercitato con azioni diplomatiche specie con la Francia, nella costituzione del patrimonio della Pinacoteca. La mostra si chiama “Antonio Canova e Bologna. Alle origini della Pinacoteca” che tra dipinti, sculture, manoscritti e documenti scrive un percorso espositivo visitabile fino al 20 febbraio 2022.
L’ “Ebe Canova” è invece la mostra che sempre dal 4 dicembre fino al 30 maggio 2022 è allestita presso il Museo Civico di Bassano del Grappa, risultato della conclusione del restauro del celebre gesso sul mito di Ebe, distrutto durante i bombardamenti del ’45, le cui reliquie vennero conservate nei musei civici per oltre 70 anni fino a quando non si è avviato un intervento con nuove tecnologie a disposizione che hanno riportato in vita l’antica grazia e splendore.
Dal 25 marzo al 26 giugno 2022 al museo Bailo di Treviso si terrà ancora l’esposizione “L’Ottocento svelato. Da Canova al Romanticismo storico” con capolavori canoviani riemersi dai depositi museali e raramente esposti.