C’è un acquerello di Van Gogh dalla storia affascinante quanto travagliata che sarà tra le opere protagoniste dell’asta di Christie’s prevista per domani, 11 novembre 2021, la cui stima si aggira sui 20-30 milioni di dollari, la cifra più alta di sempre per un capolavoro vangoghiano su carta.
Si tratta di “Meules de blé”, opera datata 1888 e rientrante nella produzione realizzata dal pittore impressionista negli anni del suo ritiro ad Arles, nella campagna francese, dove si era recato per motivi di salute. Ad essere raffigurato è un paesaggio campestre immerso nel giallo del sole e dei covoni di fieno che si stagliano su un cielo azzurro come le vesti delle donne intente nel lavoro dei campi. Uno scenario tranquillo ben diverso da quelle che sono le vicende che hanno caratterizzato la sua storia.
Il disegno infatti era appartenuto a Theo, fratello di Van Gogh, per poi passare in mano ad un industriale ebreo, Max Meirowsky, che lo aveva acquistato da un commerciante parigino, ampliando la sua collezione impressionista. A causa del regime nazista, il collezionista è stato intimidato e costretto a lasciare la sua raccolta – e quindi anche il disegno – a una concessionaria d’arte tedesca. L’acquerello è poi passato nella collezione della famiglia Rothschild, anch’essa ebrea, che con lo scoppio della II guerra mondiale e l’estensione delle leggi razziali è stata costretta a fuggire in Svizzera, come era accaduto precedentemente a Meirowsky, lasciando la sua raccolta. L’opera è stata così razziata dai nazisti insieme al resto della collezione e probabilmente portata in un museo del regime usato per contenere manufatti d’arte considerati degenerati o confiscati, per poi passare ad un privato. Alla fine della guerra la famiglia Rothschild ha cercato di recuperare tutte le sue opere perdute ma non è riuscita a recuperare l’acquerello che, finito in una galleria di New York, è ritornato sul mercato solo dopo il 1978 quando è stato comprato da un magnate del petrolio, Edwin Lochridge Cox. Dopo l’ultima apparizione pubblica del 1905 in una retrospettiva di Van Gogh organizzata allo Stedelijk Museum di Amsterdam, l’acquerello da domani ritorna così alla luce.
I proventi dell’incanto saranno divisi tra gli eredi dei legittimi proprietari (Meirowsky e Rothschild) e quelli dell’attuale (Cox) dopo aver finalmente trovato un accordo sui termini di vendita.