Ancora fino al 24 febbraio 2019 è possibile visitare a Parma, al Palazzo del Governatore, la mostra “Dall’espressionismo alla Nuova Oggettività. Avanguardie in Germania” organizzata da Solares Fondazione delle Arti in collaborazione con il Von Der Heydt Museum di Wuppertal. In esposizione sono 40 opere, per la prima volta in Italia, attribuite ai maggiori esponenti dell’Espressionismo ed appartenenti alla collezione del Von der Heydt Museum. Una collezione preziosa composta da dipinti, xilografie, litografie donate dal banchiere, collezionista e mecenate Eduard von der Heydt dopo la seconda guerra mondiale, che ha permesso di lasciare testimonianza di quell’arte che Hitler ed il regime nazista definì degenerata, mettendola al bando e distruggendone molte opere.
Il percorso espositivo si sviluppa secondo due diverse sezioni. La prima è dedicata all’Espressionismo tedesco, ripercorso attraverso opere provenienti dalla cerchia del gruppo di artisti “Die Brücke” (Il ponte), di Dresda, come Ernst Ludwig Kirchner, Erich Heckel, Otto Mueller e Emil Nolde. La seconda sezione invece si concentra sui cambiamenti estetici negli anni del primo dopoguerra, confluiti nella Nuova Oggettività. Influenzati da correnti come il Nuovo Razionalismo ed il Funzionalismo, la Pittura Metafisica e il Neo-Classicismo italiani, artisti quali Karl Hofer, Eberhard Viegener, Otto Dix, Max Ernst, Jankel Adler hanno portato nelle loro opere quello che è il sentimento di disillusione, di morte, di distruzione provato sulla loro pelle, causato dagli orrori della guerra.
Ad accompagnare la mostra, anche un percorso didattico che inserisce le opere nel contesto culturale che ha influenzato l’Espressionismo e che mette in evidenza quali siano state le relazioni e le influenze tra le varie arti. Completano l’esperienza, le musiche espressioniste in cui sono calate le opere in esposizione e foto d’epoca.