Tra i dj più pagati al mondo, Avicii – nome d’arte del dj svedese Tim Bergling – è stato un vero e proprio talento creativo del mondo dell’EDM, scomparso, purtroppo prematuramente all’età di 28 anni, il 20 Aprile 2018. Una sorte tragica, quella di Avicii, che accomuna molte anime ribelli del mondo musicale la cui dipartita, all’apice del loro successo, lascia spesso increduli fans di tutto il mondo. Basti pensare a personaggi come Amy Winehouse o Jim Morrison, la cui morte ha contribuito nel tempo a costruirne il mito.
Nasce lo stile unico di uno sperimentatore
Avicii ha iniziato la sua carriera a soli 16 anni quando dalla camera di casa sua ha cominciato a cimentarsi nell’uso dei software musicali, componendo le sue prime creazioni house, frutto di contaminazioni ed influenze sonore dei Daft Punk e di Angello e Axwell dei Swedish House Mafia. Fatti girare in rete, i suoi lavori hanno ben presto catturato l’attenzione del promoter iraniano Ash Pournouri che, intuendo il suo talento, ha iniziato il ragazzo alla carriera di dj. Da lì una grande ascesa, complice l’enorme capacità del giovane di elaborare e sperimentare. Avicii si è infatti subito imposto nel panorama per produzioni, in cui ha saputo coniugare la carica sperimentale con le origini del suo concetto musicale, legato ad un’elettronica mai troppo spinta. Si è reso molto interessante, dal punto di vista di un pubblico larga scala, anche utilizzando reef cantati di genere un po’ più pop. In pratica nella sua musica s’intrecciano perfettamente tre forti componenti: le sue passioni musicali (Daft Punk e Swedish House Mafia), la parte elettronica più innovativa e leggermente più spinta e voci e reef nazional popolari ma comunque contemporanee.
I successi suggellano il fenomeno Avicii
Dal suo primo grande successo mondiale con “Seek Bromance”, diverse ed importanti sono state le collaborazioni con artisti del calibro di Madonna, Lenny Kravitz, Leona Lewis, Coldplay. Con il pezzo “Level” del 2011 – forse tra gli esempi più elettronici della sua produzione – Avicii diventa disco di platino negli USA, rimanendo in vetta alle classifiche per diversi mesi in molti paesi. E’ però con il brano “Wake Me Up” del 2013 – molto più pop rispetto alle composizioni precedenti – che l’artista spopola con un miliardo e mezzo di visualizzazioni su youtube rispetto alla media dei 350 milioni delle altre.
La dance elettronica perde il suo genio
Il 2016 segna una battuta d’arresto nella carriera di Avicii: una grave pancreatite, aggravata da un passato di alcolismo, lo fa allontanare dalle scene, pur non facendogli mai rinunciare la propria grande passione. Prima di morire stava, infatti, lavorando a nuovi pezzi, definiti dal discografico della Geffen Records, Neil Johnson: “…il meglio della sua musica dopo anni…”. Queste ultime produzioni potrebbero confluire nel primo disco postumo dell’artista che sopravviverà nella memoria di tutti come l’icona di un genere.