“Banksy in protesta” a Roma. Si è dovuto superare il lockdown, la primavera e quasi tutta l’estate per poter vedere finalmente nella Capitale la tanto attesa mostra “Banksy a visual protest” in programma già il 21 marzo 2020 ma inaugurata solo l’8 settembre, all’interno della splendida cornice cinquecentesca del Chiostro del Bramante. L’artista inglese, grande protagonista della scena dell’arte contemporanea e tra i writer più amati e celebrati per il suo inconfondibile stile ma anche per la sua personalità anonima e misteriosa, viene raccontato attraverso i suoi lavori più iconici tracciando i segni di una parabola creativa che prende le mosse dal 2001 fino al 2017.
L’esposizione al DART – Chiostro del Bramante
Attraverso opere come Love is in the Air, Girl with Balloon, Queen Vic, Napalm, Toxic Mary, HMV conosciutissime in tutto il mondo anche per la popolarità in rete, si scopre l’evoluzione artistica e lessicale di un artista dissacratore e provocatorio, grande osservatore e narratore satirico della nostra epoca, dei conflitti e delle crisi degli scenari politici, culturali ed etici. In esposizione è tutta la sua “protesta visiva” raccolta in più di 100 opere concesse in prestito da collezioni private che mostrano gli interventi sulla tecnica: da quella più usata dello stencil (“Facevo proprio schifo con la bomboletta, così ho cominciato a ritagliare stencil!” – ha dichiarato lo stesso Banksy) a stampe su carta o tela, ad opere ad olio o acrilico su tela o spray su tela. Non mancano sperimentazioni originali come stencil su metallo o su cemento e sculture realizzate in resina polimerica dipinta o bronzo verniciato e non manca nemmeno la sua poliedricità artistica con più di 20 progetti in esposizione per copertine di libri, come le prove di stampa per il libro Wall & Piece, o per copertine di vinili e CD.
Passato e presente: Banksy – Raffaello
Un dialogo dall’oltretomba tra Banksy e Raffaello. L’esposizione, visitabile fino all’11 aprile 2021, s’inserisce all’interno di un progetto intrapreso dal DART – Chiostro de Bramante che individua e porta al grande pubblico quelli che sono gli artisti più influenti del contemporaneo, autori di una vera fase di innovazione e rinnovamento. Inoltre la mostra si cala in uno scenario in cui passato e presente si fondono e dove i linguaggi del contemporaneo dialogano con quelli rinascimentali. Celebrando il cinquecentenario della morte di Raffaello, il Chiostro ha infatti esteso l’esposizione ad un confronto critico e un percorso didattico tra le arti e le figure di due grandi artisti divisi da secoli di storia che diventano “più vicini di quanto si possa credere. Tra capacità innovativa, immagini divenute icone, muri dipinti, fama mondiale”.
Banksy icona contemporanea
Ricordiamo che il writer originario di Bristol, cresciuto professionalmente negli ambienti underground e di cui si conosce veramente poco, è tra le cento personalità più influenti dell’arte contemporanea, inserita da ArtReview l’anno scorso al 14esimo posto nella classifica. Le sue incursioni creative generano in breve tempo milioni di like sui social. I suoi lavori, la cui autenticità è decretata dal 2009 da Pest Control, ente che certifica solo i pezzi acquistabili, arrivano a cifre stratosferiche ed il suo valore è destinato ad aumentare come l’alone di mistero legato alla sua identità segreta.