I Musei Reali di Torino, da ieri 14 ottobre 2021, ospitano la suggestiva mostra “In Between” dell’artista, scultore contemporaneo Fabio Viale, la cui poetica affascina per la capacità di creare “finzioni di marmo”, trasformare la materia, reinterpretare nel presente le forme e i temi dell’arte classica, stupendo per eccentricità e raffinatezza allo stesso tempo.
Protagoniste della mostra sono infatti 5 sculture monumentali allestite tra l’esterno dei Musei, nella Piazzetta Reale, e l’interno del Palazzo Reale, contraddistinte da virtuosismo tecnico, sinuosa bellezza ma anche aspetto provocatorio che si ritrova nel concetto dell’artista di rinnovare i dettami della scultura, amalgamando l’arte classica con le espressioni moderne, come ad esempio i tatuaggi, simbolo di tribalismo contemporaneo.
Le statue esposte sono infatti riproduzioni personali di sculture capolavoro della tradizione italiana, opera di grandi maestri come Canova e Michelangelo, ripensate secondo un linguaggio moderno di tradizione e innovazione, di un passato senza tempo e un immaginario più attuale.
Si ritrovano così opere come Amore e Psiche, collocata nel Salone delle Guardie Svizzere del palazzo, di ispirazione canoviana ma dalla lettura squisitamente contemporanea, data dal corpo femminile interamente coperto di tatuaggi. Come ha spiegato l’artista stesso, l’opera era stata concepita “marchiata” da tatuaggi giapponesi, ma gli eventi che hanno interessato la situazione politica e sociale in Afghanistan ha fatto ripensare il progetto, che si è arricchito di segni relativi ai motivi nuziali delle spose mediorentali, facendo della scultura una riflessione sulla condizione della donna nell’attualità dei fatti.
Un’altra opera in esposizione è Lorica, una corazza fedele all’antico, in marmo rosa tatuato, perfettamente indossabile e realizzata sulle misure del corpo di Fedez, atteso alla mostra.
A dicembre poi si svolgerà la seconda tappa della mostra all’interno delle nuove Sale delle Antichità Reali, dedicata aìl confronto tra la statuaria greco-romana della raccolta Savoia e le sperimentazioni dell’artista che lo hanno reso noto al mondo, ossia le trasformazioni sul marmo in legno, plastica, polistirolo, carta…
L’esposizione è fruibile al pubblico fino al 9 gennaio 2022