Il percorso esperienziale di Casa Leopardi arricchisce la sua offerta culturale con altre due interessanti novità. Oltre alla Biblioteca Storica e alla Casa di Silvia si potrà visitare, da oggi 11 marzo 2019, il Museo Leopardi e dal 15 aprile immergersi nell’installazione multimediale “Io nel pensier mi fingo”.
Il Museo è un’esposizione permanente allestita nell’ex frantoio di Palazzo Leopardi a Recanati. Qui sono raccolte testimonianze tangibili dell’attività del poeta ed è ricostruita la sua vita, dai luoghi della sua infanzia recanatese agli ultimi anni trascorsi a Napoli, nonché l’evolversi del suo pensiero filosofico attraverso documenti, scritti ed oggetti custoditi dai suoi discendenti: la penna e il calamaio con cui Leopardi scriveva le sue opere, la culla di quando era neonato, giochi d’infanzia, oggetti appartenenti al padre Monaldo e alla madre Adelaide Antici ed anche i frammenti dell’abito e del legno della cassa in cui era sepolto il poeta.
L’installazione multimediale invece sarà il completamento del percorso espositivo in un viaggio virtuale di 60 mq di proiezione in videomapping su più pareti all’interno delle antiche scuderie del Palazzo. Ambientato negli spazi in cui visse il poeta, dalla Biblioteca di palazzo alla stanza in cui componeva le poesie, ai Saloni da cerimonia del piano nobile, al Giardino dei giochi, il video vuole essere un’esperienza suggestiva che ricostruisce momenti, atmosfere ed evoluzioni del pensiero che lentamente hanno portato a quello che è il grande capolavoro lirico di L’Infinito.
Il percorso multimediale è stato realizzato da Giancarlo Muselli, scenografo del film “Il giovane favoloso” di Mario Martone, col supporto della studiosa leopardista Fabiana Cacciapuoti. Immagini, suoni e testi si susseguono ed intrecciano in un racconto visivo di ca. 25 minuti dove le voci appartenenti all’infanzia e all’adolescenza sono dei figli di Olimpia Leopardi, discendente del grande poeta, mentre la voce di Leopardi adulto è dell’attore Roberto de Francesco, non nuovo al ruolo, in quanto già interpretato nello spettacolo teatrale Operette Morali sempre per la regia di Mario Martone.