Si è da poco conclusa, presso il Museo del National Geographic di Washington, la mostra dedicata alle misteriose atmosfere dell’antico Egitto, indagate attraverso le figure femminili di “Regine d’Egitto”. Più di 300 reperti archeologici di prestigio tra cui statue monumentali, gioielli e sarcofagi che hanno fatto da percorso ad un’esposizione in cui si sono esplorati i ruoli ricoperti dalle donne egiziane al tempo delle grandi e leggendarie regine, Nefertari, Nefertiti, Hatsheput, Cleopatra, alle quali si sono aggiunti anche sguardi al mondo femminile in generale dell’epoca.
Durante la mostra oltre ad un tour in 3D che ha permesso di calarsi in un percorso virtuale all’interno della tomba di Nefertari, si è potuto anche risentire il profumo che probabilmente avvolgeva la seducente e misteriosa figura di Cleopatra.
Grazie infatti ad un lavoro di ricerche, studi e scavi di più di dieci anni da parte di esperti ed archeologici, alcuni ricercatori dell’Università hawaiana di Manoa hanno cercato di ricreare le caratteristiche della fragranza che poteva essere stata usata dalla regina. Durante gli scavi nel sito di Tell – El Timai, luogo confermato da antichi documenti greci essere un importante centro di produzione di profumi, è stata ritrovata una dimora che doveva essere stata una bottega di un mercante di profumi.
Attraverso analisi chimiche effettuate su ampolle e anfore lì rinvenute e la ricostruzione di antiche ricette grazie a testi greci, è stato possibile isolare quei probabili ingredienti principali utilizzati per creare i profumi del tempo.
Questi ingredienti sono stati poi miscelati e calibrati con l’aiuto di esperti del settore, ottenendo la fragranza “Eau di Ancient Egypt” ossia quello che doveva essere il profumo che ha inebriato i tanti uomini sedotti dal fascino della regina. Una fragranza forte e decisa come la figura di Cleopatra tramandataci, in cui sono presenti spezie come il cardamomo e la cannella, a cui si aggiunge mirra e l’olio d’oliva.