Gli splendidi scenari di Salerno con la notte affacciata sul mare, la ruota panoramica e la magia delle Luci d’artista, visti dalla mirabile cornice della Stazione Marittima, capolavoro della designer di fama internazionale Zaha Hadid, hanno salutato la bellissima serata di sabato 14 dicembre, che ha degnamente concluso la prima edizione del Premio IconArt 2019.
Il Premio, che ricordiamo essere un progetto di ampio respiro nato come costola di IconArt Magazine e fortemente voluto da Armando Principe, ha riunito, sabato, gli artisti partecipanti e le opere dei vincitori della collettiva, messe in esposizione tutte attorno gli astanti, nella sala dove si è svolta la cerimonia finale.
Tra premiazioni ed emozioni si sono volute illustrare le intenzioni del progetto, lungo un anno, e le peculiarità della rivista IconArt Magazine a cui il Premio è saldamente legato. Sono così intervenuti: Armando Principe, presidente della Prince Group, che con orgoglio ha salutato questa prima edizione accennando all’enorme fiducia nel futuro del progetto, Alfonsina Caputano, direttrice della rivista, Domenico Sorrentino scultore ed interprete sulla rivista delle passioni dell’artista, Rosario Sprovieri, segretario della CISL al MIBACT di Roma, critico e curatore d’Arte, Dott.ssa Iff, Critico del Premio a cui sono state affidate le recensioni delle opere degli artisti partecipanti.
Momento più atteso della serata e carico di pathos è stato quello della proclamazione del terzo, secondo e primo classificato tra gli artisti della collettiva, che sono stati rispettivamente: Francesco Loliva, Barbara Legnazzi e Raffaella Bellani. Ai 3 artisti è stato conferito premio, catalogo generale e catalogo della mostra, con immenso stupore e sorpresa della prima classificata, alla cui opera è stata data rilevanza particolare figurando, come da regolamento, sulla copertina del catalogo della mostra collettiva.
Una vera e propria festa per occhi, calati nello splendore dell’arte di talenti tutti diversi con esperienze diverse, contaminazioni diverse, linguaggi e stili diversi, e per il cuore inebriato dalle vibrazioni emotive e le sensazioni che si sono respirate durante la serata, conclusasi con l’augurio e l’appuntamento alla prossima edizione.