Fino al 28 febbraio 2019, presso la prestigiosa Galleria Ca’ D’Oro di New York, il bianco si fa materia assoluta in una mostra dal titolo “Bianco/White” proposta dal collettivo artistico Bianco.
Il colore bianco da sempre è simbolo di purezza ed innocenza e la sua essenza allude alla sfera della spiritualità. In questa mostra il bianco come assenza di colore diviene un modo per evocare un senso di riflessione sulle nostre stesse vite.
Il collettivo protagonista di questa esposizione è composto da sei artisti. Sono Lorenzo Perrone, Alexandra Valenti, Simone d’Auria, Erika Calesini, Umberto Ciceri e Melita Osheowitz (americana). Ognuno di loro esibisce uno stile proprio, utilizzando tecniche differenti ed esprimendo un personale messaggio universale.
Nello specifico, Lorenzo Perrone con la sua arte trasforma il libro in una scultura. Tra le pagine ritrova volumi, vuoti, pieni, spazi che riempie di bianco, caricando il “libro bianco” di un simbolismo e di un’eloquenza diversa dalla pagina scritta. In Alexandra Valenti invece l’uso del bianco diventa, in un viaggio immaginario, strumento di percezione poetica. Simone D’Auria riversa l’ “assenza di colore” nel campo del design mentre Erika Calesini nella composizione di oggetti scultorei ready-made, in cui motivo ricorrente è quello della bicicletta connubio, per l’artista, di leggerezza e circolarità. Con Umberto Ciceri, attraverso l’uso di lenti, si riflette sul contrasto tra moto e immobilità, come espressione del significato esistenziale di rigenerazione contro stasi. Tale contrasto viene rimarcato dalla contrapposizione di forme bianche (nello specifico di immagini di ballerine) su sfondi neri e viceversa. Melita Osheowitz costruisce la sua opera facendosi trasportare dal materiale che lei stessa plasma, donandogli nuova condizione, infondendo vita e movimento in un passaggio dallo stato di bidimensionalità a quello di tridimensionalità.