Dopo i lavori di restauro che hanno interessato le parti danneggiate dall’incauta visita dello scorso anno di un turista che voleva immortalarsi con la statua in un selfie, torna finalmente a splendere il capolavoro canoviano di Paolina Borghese. Monca dell’alluce e di una parte di altre due dita del piede, la statua è stata recuperata e si appresta a diventare punto nevralgico del programma artistico per le celebrazioni del bicentenario della morte dello scultore che cade nel 2022.
A partire dal 19 marzo e fino al 30 maggio 2021 al Museo Gypsoteca Antonio Canova di Possagno, la Paolina sarà fruibile al pubblico in un’esposizione che non solo vuole omaggiare una delle opere più sensuali e magnetiche di Canova ma anche ripercorrere le tappe della genesi del capolavoro fino al suo compimento finale.
La mostra farà da preludio ad una serie di appuntamenti in programma, inaugurando la stagione dei festeggiamenti.
Oltre al campeggiare dell’opera nella sua rinnovata perfezione neoclassica, con una Paolina scolpita nel marmo lucido come una Venere vincitrice, distesa in una posa fascinosa e carica di erotismo, la mostra si compone anche di una serie di tempere e lavori plastici utilizzati dall’artista come studio per la realizzazione dell’opera. L’esposizione si arricchisce anche di documenti d’archivio che testimoniano le vicende storiche e il percorso, nel tempo, che ha fatto il monumento dal momento in cui è stato commissionato da Camillo Borghese, marito di Paolina, fino alla sua ultima collocazione nella Gypsoteca.
Una sezione particolare è riservata agli orrori della Grande Guerra che hanno visto la statua oltremodo oltraggiata, come racconta la serie di foto scattate da Stefano e Siro Serafin, insieme a vari gessi danneggiati che non sono stati, al contrario della Paolina, oggetto di restauro.
In ultimo, per una visione più completa della mostra, il museo ha pensato anche a tre visite guidate in programma il 20 marzo, il 17 aprile e il 15 maggio condotte eccezionalmente dal direttore del museo. Sono inoltre previsti appuntamenti per le famiglie ma anche per i più piccini con un progetto didattico relativo anche al danneggiamento recente, che punta ad educare le giovani generazioni al rispetto e senso civico nei confronti del nostro patrimonio culturale.