E’ il 31 ottobre del 2016 quando in anteprima nazionale, nell’auditorium Caivano Arte, viene proiettato “Il segreto di Pulcinella”, un viaggio negli orrori della Terra dei Fuochi, tra campi inquinati e offesi da sversamenti illeciti di rifiuti tossici. Nel cast della pellicola scritta e diretta da Mary e incentrata sulle ultime, inedite confessioni del camorrista Carmine Schiavone prima della sua morte, sul traffico illegale dei rifiuti in Campania, c’era anche una splendida Marisa Laurito. “Qui nasce il progetto di Transvantgarbage, Terre dei fuochi e di Nessuno – racconta – Un lavoro di denuncia sociale che riguarda tutti e tutte le regioni italiane”. Dopo il grande successo registrato a Monza e a Torino, il progetto firmato dall’attrice-artista partenopea sbarcherà tra Ottobre e Novembre a Milano. Ventidue grandi foto e tre installazioni realizzate con il silicone, raccontano un’Italia devastata, ma anche coscienze pigre, generazioni obbligate, loro malgrado, a un processo di resistenza. La madrina della prima edizione della “ Biennale del Tirreno” di Cava de’ Tirreni ancora una volta conferma la sua originalissima cifra stilistica e la precisa volontà di “usare” l’arte per tentare di disinnescare gli ordigni che minano la vita quotidiana.
“Credo sia quasi un dovere (degli artisti) quello di provare a stimolare le coscienze per ristabilire equilibri perduti. […] in ‘Scappo dalla morte’, sul set di una vecchia azienda tessile, dove l’aria era veramente irrespirabile, ho allestito un mare di stracci sul quale ho posizionato una barca con un bambino […] In ‘Giochiamoci il cervello’ ho voluto raffigurare dei giochi al di sotto di due imponenti tralicci […] Una delle opere a cui sono più legata è quella di Rosalinda Celentano, che mostra il seno nudo con le cicatrici del cancro. Un gesto molto coraggioso. Non tutti lo avrebbero fatto. Lei è stata tosta, ha dimostrato di capire quello che è il mio obiettivo: denunciare per cambiare. C’è molto da fare in Italia, servono risorse ma anche educazione. A partire dalle classi imprenditoriali. Solo da queste basi è possibile agire bene”.
L’articolo con l’intervista completa sulla rivista IconArt Magazine n° 02